L’inchiesta partita da un’indagine della Dda va oltre i calciatori. Coinvolti anche alcuni imprenditori romani, forse per riciclare denaro

La vicenda scommesse ha monopolizzato le pagine dei quotidiani e anche i media all’estero iniziano ad interessarsi alla questione con maggiore interesse. Tutto inizia e ruota attorno a Fagioli, centrocampista della Juventus, indebitato, dicono, per almeno un milione di euro.
Con chi? Per il Giornale a tenere il banco è un boss di Roma Nord:
“L’inchiesta partita da un’indagine della Dda va oltre i calciatori, che ci sono finiti dentro per caso, meno forse di alcuni imprenditori romani, anche loro desiderosi di puntare grandi cifre in modo anonimo, magari semplicemente per riciclare denaro. Ed è proprio su Roma che si stanno intensificando le indagini, in particolare su Roma Nord, perché quella sarebbe la zona di residenza di un boss delle scommesse“.
Adesso Fagioli ha dato completa disponibilità agli inquirenti nel ricostruire la vicenda scommesse.
“Ha fatto nomi e rivelato come e quando ha cominciato a giocare. Resta da capire se sia stato lui a coinvolgere i colleghi o se sia stato il vizio a farli incrociare. Di sicuro, nel telefono di Fagioli sono state trovate chat con Zaniolo e Tonali, con a tema la scivolosa materia. Molto importante sarà l’esame dei device sequestrati ai due azzurri“.
A proposito delle difese dei tre, al netto delle ammissioni sul gioco d’azzardo, “la polizia pare avere un’idea differente“.
Per il Corriere della Sera, invece, avrebbero avuto un ruolo rilevante nel coinvolgimento di Fagioli un bar di Torino e alcuni personaggi di Piacenza, città natale del centrocampista:
“Il centrocampista della Juve (Fagioli, ndr), infatti, sarebbe finito dentro l’inchiesta quasi all’improvviso, mentre i poliziotti avevano puntato gli occhi su un personaggio sospettato di avere contatti con la criminalità organizzata oltre a essere indiziato di essere tra le figure che tenevano le fila delle piattaforme. E, va da sé, pure i conti dei crediti da recuperare. Agli atti ci sarebbe pure un incontro in un bar di Torino. Mentre nel dialogo tra due procuratori sportivi, nell’aprile scorso, si parlerebbe di un «brutto giro di Piacenza». La terra natale di Fagioli”.