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Siamo il Fortuna Dusseldorf, allo stadio si va gratis: «il calcio è di tutti»

The Athletic. Col Kaiserslautern in 52mila gratis. «Cerchiamo sponsor: il 50% delle loro entrate andrà alle giovanili, al femminile e a progetti sociali»

Siamo il Fortuna Dusseldorf, allo stadio si va gratis: «il calcio è di tutti»
2nd Bundesliga, Fortuna Dusseldorf - 1. FC Kaiserslautern, Matchday 10, at Merkur Spiel-Arena. (Photo by ROLAND WEIHRAUCH / DPA / dpa Picture-Alliance via AFP)

Siamo il Fortuna Dusseldorf, allo stadio si va gratis. È l’ambizioso progetto (Fortuna per tutti) lanciato dal club che oggi milita in seconda divisione, la nostra Serie B. Progetto che è partito sabato scorso con la partita contro il Kaiserslautern peraltro 4-3 in rimonta da 0-3. Nessuno ha pagato un euro. Tutti i 52mila spettatori della Merkur Spiel-Arena sono entrati gratis. Non solo ma ovviamente le richieste sono arrivate a quota 120mila. Avrebbero potuto riempire due stadi.

Quest’anno saranno tre le partite gratuite. L’obiettivo è eliminare la vendita dei biglietti entro cinque anni.

Il perché lo racconta The Athletic.

Attraverso l’ingresso gratuito alle partite, gli ideatori del progetto “Fortuna fur Alle” mirano a creare un legame più forte tra il club e la loro comunità di sostenitori. Vogliono far crescere la fanbase. E la speranza è che gli sponsor investano sul progetto.

Chiaramente, è una scommessa.

Athletic ricorda che gli incassi a partita oscillano tra i 450 e i 500mila euro.

Per coprire questa somma, il Fortuna spera di coinvolgere più sponsor. E una somma pari a circa il 20% delle entrate annuali del club che non possiede nemmeno la proprietà dello stadio.

Il club sta cerando partner commerciali.

Hewlett Packard, Targo Bank e Common Goal hanno impegnato oltre 45 milioni di euro per i prossimi cinque anni.

«Più sponsor avremo, più partite potremo rendere gratis», ha dichiarato Alexander Jobst, Ceo del club, quando l’iniziativa è stata annunciata lo scorso aprile.

L’obiettivo è che il 50% delle entrate da sponsor non sia diretto alla prima squadra ma alle squadre giovanili, femminili e a progetti sociali locali.

«Si tratta di più di un ingresso gratuito», ha detto ad Athletic. «L’intero club beneficerà dell’utilizzo di questi ricavi. Il Fortuna è qualcosa di più dei giocatori professionisti».

Il giornale scrive che la media di biglietti venduti in seconda divisione è tra i 29mila e i 30mila biglietti venduti. Per la partita contro il Kaiserslautern le richieste sono arrivate a quota 120mila, oltre il doppio della capacità dello stadio.

Dice Jobst: «la sensazione che abbiamo creato con questo nuovo progetto è molto positiva – a Dusseldorf e in Germania. Abbiamo la sensazione che nel calcio si possa cambiare qualcosa».

L’idea per i potenziali sponsor non è quella di essere uno sponsor nel senso tradizionale, ma di avere l’opportunità di consentire il cambiamento – di essere associato a qualcosa di socialmente consapevole.

«Vorremmo dare l’opportunità a tutti persone, indipendentemente dal loro reddito e dal loro ambiente sociale di provenienza, di sperimentare l’atmosfera dello stadio sold-out e il valore di un’esperienza calcistica».

Jobst ha stimato che circa il 25% di quelli che erano alla partita sabato erano nuovi fan, o persone andate allo stadio per la prima volta.  Il club ha segnalato una forte domanda nella comunità giapponese locale (sono due i giapponesi del Fortuna).

«Il calcio è lo sport più popolare in tutto il mondo. Perché non dovrebbe essere gratuito per tutti?»

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