Dopo Fagioli e Tonali oggi è il giorno di Zaniolo in Procura, lui ha negato di aver scommesso sul calcio, ma di aver giocato solo a blackjack e poker
Dopo Fagioli e Tonali, entrambi sentiti dalla Procura Federale sul tema scommesse e anche sanzionati dalla relative squalifiche, oggi è il giorno di Nicolò Zaniolo è arrivato poco dopo le 14.30 in tribunale a Torino per essere ascoltato dalla pm Manuela Pedrotta che coordina l’indagine sul giro di scommesse su piattaforme online illegali. L’ex giocatore della Roma, ora all’Aston Villa, entrato al Palazzo di Giustizia a bordo di un van nero con i vetri oscurati, è il terzo giocatore iscritto al registro degli indagati dalla procura torinese oltre a Sandro Tonali e Nicolò Fagioli.
A differenza dei due centrocampisti, che hanno dichiarato davanti ai magistrati e alla procura federale di aver effettuato puntate sul calcio, Zaniolo ha ammesso di aver utilizzato le piattaforme illecite solo per giocare a blackjack e poker, una versione che se confermata non comporterà alcun rischio dal punto di vista sportivo per l’attaccante. Due settimane fa le forze dell’ordine hanno sequestrato i dispositivi elettronici (telefoni cellulari e pc) a Tonali e Zaniolo mentre si trovavano in ritiro con la Nazionale a Coverciano.
Il suo avvocato Gianluca Tognozzi aveva detto alla Gazzetta
«Nicolò non ha mai scommesso. Lo ha detto anche a me. È possibile che abbia fatto giochi di carte come poker e blackjack su piattaforme online illegali, senza però sapere che lo fossero. Chiariremo tutto. Cosa rischia? Un’ammenda di qualche centinaia di euro. Tutto questo a meno che non ci fosse una reiterazione del reato così grande da rendere impossibile comminare solo una pena pecuniaria».