È in scadenza di contratto. I discorsi procedono molto lentamente. Come se nessuno avvertisse l’esigenza di raggiungere presto un’intesa

Zielinski il nuovo leader del Napoli che però non ha un contratto. Lo scrive la Gazzetta dello Sport che con Salvatori Malfitano ricorda come Piotr, dopo l’affaire Osimhen, sia diventato il rigorista del Napoli. Ed è anche nel consiglio dei saggi istituito da Garcia per tenere i rapporti con lo spogliatoio.
Considerando l’importanza ricoperta, il Napoli rischia concretamente di perderlo tra meno di quattro mesi.
Una volta conclusa la sessione di calciomercato invernale, infatti, se non sarà ancora intervenuto un rinnovo con gli azzurri, il polacco sarà libero di firmare con un’altra società per la prossima stagione.
I discorsi procedono molto lentamente. Come se nessuno avvertisse l’esigenza di raggiungere presto un’intesa, così da formalizzarla. Di tempo però non ne è rimasto ancora molto, prima di esporlo alle tentazioni della concorrenza.
Nei mesi scorsi si era fatta avanti la Lazio, che gli avrebbe garantito lo stesso ingaggio da 3,5 milioni per i prossimi tre anni, e poi ci ha provato l’Al Ahli, promettendogliene 15 a stagione. Nel primo caso, il mancato accordo tra club non ha consentito di approfondire; nel secondo invece la volontà del giocatore è stata predominante. In questo modo, Zielinski ha praticamente aperto alla possibilità di ridursi l’ingaggio a 2,5 milioni annui, fino al 2026. Ma il rendimento tenuto finora, se dovesse essere confermato in futuro, non potrà essere sottovalutato nella stima del suo valore, che potrebbe convincere De Laurentiis a ritoccare verso l’alto la propria offerta.
I SAGGI DEL NAPOLI E IL CORSERA
Scrive il Corsera chi sono i saggi del Napoli
Non solo Anguissa, nel Consiglio dei saggi ci sono Di Lorenzo, Politano, Mario Rui, Zielinski, Meret.
Garcia aveva cominciato così:
Verticalità e palla lunga a Osimhen. Il nigeriano i gol li ha anche fatti ma il Napoli si è snaturato, le distanze si sono allungate, il predominio del campo c’è stato ma la squadra è stata sistematicamente troppo bassa. «Noi vogliamo la palla tra i piedi», Kvara è stato chiaro (anche davanti ai media) e il suo talento si è liberato.
E allora ecco i saggi.
I saggi, leader dello spogliatoio con i quali Garcia ha siglato un compromesso. Chi sono? I veterani, quelli che non vogliono sentirsi dire che, se rendono meno è perché si sentono appagati, sono stufi di paragoni col passato. Il Napoli ha chiesto di tornare a giocare come sa. Ha voluto che gli allenamenti fossero con partitelle 10 contro 10 così da sviluppare meglio gli automatismi e rendere meglio nelle gare ufficiali. Oggettivamente si è visto il miglioramento.