La Juve s’è asserragliata a protezione di quell’unica giocata offensiva, i bianconeri hanno organizzato una difesa di puro presidio.
Allegri ha piazzato otto giocatori in area e due al limite (e ha vinto). Lo scrive Repubblica nella cronaca-analisi di Fiorentina-Juventus 0-1.
Quella partita è stata un flusso costante di gioco e palloni in un’unica direzione e in un’unica porzione di campo, vale a dire i trenta metri davanti a Szczesny, dove la Juve s’è asserragliata a protezione di quell’unica giocata offensiva. Con otto giocatori in area e due al limite, i bianconeri hanno organizzato una difesa di puro presidio. Non hanno fatto passare un pallone basso e men che meno alto, obbligando i viola a una ripetitività che alla fine ha fatto il gioco bianconero. Certo, la Juve è stata protetta dagli dèi del calcio perché quando passi il 90% del tempo nella tua metà campo (dato ufficiale Lega Serie A) può capitare che ti tradisca un rimpallo, un rimbalzo strano, una deviazione imprevista, insomma una cosa tipo quella che aveva permesso ai bianconeri di battere il Verona al 97’. Qui non è successo, un po’ perché la difesa juventina, che quando può difendere così va in solluchero, non è quella veronese, un po’ perché la Fiorentina non ha mai saputo pensare a una variazione sul tema, limitandosi a muovere la palla ad arco attorno all’area e a far spiovere cross finiti regolarmente nelle fauci bianconere.
Ora è il turno della Juventus di Allegri. Prima Lukaku, poi Sinner, alla Gazzetta amano i tormentoni. E adesso è il turno della squadra di Allegri già presa di mira dopo la vittoria a San Siro contro il Milan, adesso succede di nuovo dopo aver vinto a Firenze 1-0.
La Juventus, perfetta nell’organizzazione difensiva, ha rinunciato completamente a giocare. Allegri non ha schierato un pullman davanti alla porta di Szczesny, ci ha messo anche i furgoni dei magazzinieri. Il Lecce all’Olimpico, al confronto, sembrava il Milan di Sacchi. Ci sono dati che, solo a snocciolarli, imbarazzano. Uno soprattutto, al di là del possesso palla costantemente sotto il 30%, fotografa bene il match: 50 cross subiti e 5 fatti.
Naturalmente, alla fine, Allegri aveva il sorriso di un bambino la mattina di Natale: l’apoteosi del corto muso. La Juve non espugnava Firenze in campionato dal 2018 (c’era lui) e non raccoglieva così tanti punti (26) dall’ultimo scudetto 2019-20 (29). È secondo a soli 2 punti dall’Inter vice-campione d’Europa. I numero fanno la ola a Max: ha ragione lui. Ma davvero non si può vincere in un altro modo? Davvero è necessario tenere fuori Vlahovic e togliere Chiesa dopo averlo intristito in lunghe attese senza palla? Davvero chi ama da sempre la Juve si accontenta delle classifica e non prova imbarazzo davanti a una Signora così sottomessa e lontana dall’autorevolezza della sua storia?