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Bellingham: «Sono nato per giocare a calcio, ce l’abbiamo messa tutta per vincere»

A Prime Video: «Abbiamo subito due gol, ma abbiamo fatto una bella partita».

Bellingham: «Sono nato per giocare a calcio, ce l’abbiamo messa tutta per vincere»
Real Madrid's English midfielder #5 Jude Bellingham celebrates after scoring his team's second goal during the Spanish Liga football match between Real Madrid CF and Getafe CF at the Santiago Bernabeu stadium in Madrid on September 2, 2023. (Photo by Thomas COEX / AFP)

Jude Bellingham ha parlato a Prime Video dopo aver vinto con il Real Madrid contro il Napoli per 4-2:

«I miei compagni mi stanno dando la forza di giocare. Sono nato per giocare a calcio, in qualsiasi condizione».

«E’ stata una bella partita, abbiamo fatto di tutto per sfruttare quello che abbiamo creato. Abbiamo subito due gol, ma ce l’abbiamo messa tutta per vincere e andare avanti nel nostro cammino».

LA MARCATURA DEL NAPOLI SUL TALENTO INGLESE (Gazzetta):

Una marcatura a uomo su Bellingham potrebbe rivelarsi suicida, difficile reperire oggi qualcuno che regga senza danni un “uno contro uno” del genere. Jude porterebbe a spasso il suo controllore e destabilizzerebbe tutto e tutti. L’inglese va fermato di squadra, con anticipi, raddoppi e “paracadute” sparsi. Bellingham in partenza sarà fronteggiato da Lobotka, si sposterà verso Anguissa, punterà Rrahmani e Natan. Di fatto entrerà in un quadrilatero, che il Napoli dovrà essere bravo a trasformare in “gabbione”. In prima battuta verrà contrastato da Lobotka e Anguissa, due centrocampisti; in seconda dai centrali difensivi, Rrahmani e Natan. Un “gabbione” flessibile, che dovrà compattarsi secondo necessità. Rrahmani e Natan non dovranno farsi attrarre dai movimenti a uscire di Brahim Diaz e Rodrygo, chiamati ad aprire spazi per Jude e in questo senso saranno cruciali i terzini, Di Lorenzo e Juan Jesus. Sarà importante restare corti e stretti, guai ad allungarsi o a sfilacciarsi. Bellingham si nutre di spazi e qui sta il concetto base: sottrargli campo, metri e zolle, ridurgli l’orizzonte, intasargli le visioni e le prospettive. Facile a dirsi, difficile a farsi, ma alternativa non c’è. La sopravvivenza del Napoli al Bernabeu passa per l’oscuramento di colui che Pep Guardiola, se potesse, porterebbe subito al Manchester City, eventualità quasi impossibile, Florentino Perez edificherà il Re- al prossimo venturo attorno a Jude e probabilmente a Mbappé.

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