Il centrocampista ex Napoli racconta la sua esperienza in azzurro prima con Spalletti e poi con Garcia: «Per Osimhen il calcio è troppo semplice. Mertens credeva in me»

Il centrocampista 21enne dell’Ancona, Coli Sacco, che proviene dalla Primavera del Napoli racconta a “La casa di C” il suo percorso e come è arrivato al Napoli
«Dopo il Milan, mi volevano la Primavera del Napoli e quella della Lazio. Non ho mai avuto troppi dubbi su quale squadra scegliere»
Coli si fa notare subito anche da Spalletti
«L’anno dopo Spalletti ha iniziato a chiedere sempre di me a Frustalupi. Quindi, a dicembre, mi dissero che da gennaio in poi mi sarei allenato regolarmente con la prima squadra. Così è stato. Era incredibile»
Dove trova un grande amico e alleato in Dries Mertens
«Dries mi è stato vicino dal primo all’ultimo giorno. Ha sempre creduto tantissimo nelle mie potenzialità. Infatti ancora oggi mi dice che devo rimanere tranquillo, perché il mio momento arriverà»
Il centrocampista ha sfiorato anche l’esordio in prima squadra contro la Juve come lui stesso racconta
«Era tutto pronto. Il giorno prima della partita raggiungo gli altri compagni per partire. Nei giorni prima della gara, Spalletti mi diceva che dovevo allenarmi forte perché avevo la possibilità di esordire. Io dò tutto. Ma all’aeroporto di Napoli, poco prima di prendere il volo, mi dicono: ‘Coli, sei risultato positivo al tampone per il Covid. Devi tornare indietro’. Ci sono rimasto malissimo. Ero sicuro che avrei giocato, anche solo per un minuto, ed ero anche pronto. In quel momento sentivo la fiducia dell’allenatore e io stavo bene».
Delle sessioni di allenamento a Castel Volturno, Coli ricorda innanzitutto i giocatori che lo hanno impressionato di più:
«Zielinski tecnicamente è il più forte. Per Osimhen il calcio è troppo semplice: una volta gli passo la palla, non la controlla bene e gli scivola sotto al piede. Corre dietro quella palla che sembrava persa e dopo un attimo la riprende. Poi fa anche gol. Ero incredulo. Poi Ounas: l’ho visto due anni fa e come talento puro è un giocatore di livello altissimo»
La preparazione del Napoli in vista della stagione 2023-24 continua e sulla panchina degli azzurri c’è Rudi Garcia. La sintonia tra i due scatta subito. L’allenatore ex Roma e Lione è sempre più convinto di confermare il franco-maliano in prima squadra a un solo patto però, spiega Coli:
«Sono stati giorni di riflessione. Fino alla fine del mercato sono stato indeciso se rimanere a Napoli o no. Perché Rudi Garcia mi aveva detto che potevo rimanere definitivamente. Il Napoli mi voleva confermare dopo il pre campionato con loro. C’era solo un problema: avrei fatto panchina. Alcuni giocatori mi dicevano di restare, perché la mia occasione sarebbe potuta arrivare. Ci ho pensato tanto ma alla fine ho detto a Rudi che volevo andare a giocare fuori. Pensavo al mio percorso, volevo giocare e crescere. E poi farmi trovare ancora più pronto»