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Galliani: «Il momento più bello è stato convincere Berlusconi ad acquistare il Monza»

L’ad del Monza: «Aver portato il Monza in Serie A è stata la più grande impresa che mi fa sognare ancora tutte le notti»

Galliani: «Il momento più bello è stato convincere Berlusconi ad acquistare il Monza»
Db Monza 23/10/2021 - campionato di calcio serie B / Monza-Cittadella / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Adriano Galliani

L’ad del Monza, nonché senatore, Adriano Galliani, ha parlato alla premiazione avvenuta durante la conferenza stampa del “40° Sport Movies & Tv – Milano International Ficts Fest”, che si terrà a Milano dal 7 all’11 novembre

«Nasco nel Monza, poi ho fatto 31 anni in prestito al Milan, il mio momento più grande nello sport è stato convincere il presidente Berlusconi ad acquistare il Monza. Non era mai stato in Serie A, quando c’è stata la promozione ho avuto un pianto a dirotto che non aveva eguali nemmeno rispetto alle Champions League vinte dal Milan»

Poi ha nominato ovviamente Silvio Berlusconi

«Devo essere grato al mio maestro di vita senza il quale tutto questo non sarebbe mai successo. In questi giorni in suo onore ho accettato questa candidatura al Senato. Aver portato il Monza in Serie A è stata la più grande impresa che mi fa sognare ancora tutte le notti. Questo è un premio dedicato al calcio Monza»

Galliani aveva parlato dei suoi ricordi di Berlusconi in una lunga intervista al Corsera dopo del derby tra Milan e Inter

«Ero a Istanbul per la finale di Champions League. A un certo punto mi chiama Danilo Pellegrino, l’ad di Fininvest… Mi è cascato il mondo addosso».

«Esiste una dimensione di ricordi intimi, familiari, che vorrei rimanesse privata. Ma posso dire che i momenti più belli sono stati due: la promozione del Monza in Serie A dopo 110 anni e la prima vittoria nella Coppa dei Campioni del Milan, a Barcellona, nel maggio 1989 contro la Steaua Bucarest».

Se fosse qui come avrebbe commentato la débâcle dell’ultimo derby?

«Forse vi sorprenderò: Berlusconi era certamente un grandissimo tifoso del Milan, ma non era affatto anti-interista, perché si sentiva cittadino di Milano. Avrebbe sofferto molto per il Milan, ma avrebbe riconosciuto i grandi meriti dell’Inter, che ha giocato una partita perfetta. Era un esteta, anche nel calcio, e il fatto che una squadra della sua città avesse giocato così bene, gli avrebbe fatto piacere».

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