Avvilito per la sconfitta con l’Empoli e deciso a prendere l’aereo per Nizza prima possibile, dimenticando le tossine di Napoli

Garcia all’uscita dal campo sembrava un pulcino bagnato. Lo scrive il Corriere della Sera con Monica Scozzafava.
Tanto tuonò che piovve, ed è venuta giù tanta acqua sull’erba dello stadio Maradona, dove Rudi Garcia lascia il campo (per l’ultima volta) come un pulcino bagnato. Frastornato dal gol di Kovalenko nel recupero, avvilito per la sconfitta con l’Empoli (tre k.o. su tre prima della sosta) e deciso a prendere l’aereo per Nizza prima possibile, dimenticando le tossine di Napoli.
La cosa certa è che non sarà Garcia a riprendere gli allenamenti mercoledì a Castel Volturno. Fine corsa del tecnico francese, fallito dopo 5 mesi il progetto post Spalletti.
QUELLA FORMAZIONE UNA RICHIESTA DI ESONERO (CONDÒ)
Garcia, la formazione di ieri è parsa una richiesta di esonero. Lo scrive Paolo Condò su Repubblica nell’analisi che riguarda la situazione del Napoli.
Si è ormai chiuso nel peggiore dei modi l’equivoco di Rudi Garcia a Napoli: ingaggiato come terza scelta — e non capiremo mai perché De Laurentiis l’abbia raccontato in giro — anziché proseguire nel solco di Spalletti per innovare una volta che la presa sull’ambiente era salda, si è giocato subito l’appoggio dei giocatori “pesanti” fino alla formazione di ieri, che è sembrata una richiesta di esonero.
Spiazzato dagli addii di Giuntoli e Spalletti, De Laurentiis non è riuscito a posare nuove fondamenta: ha sbagliato l’allenatore perché pur avendo capito che una squadra così certa di se stessa necessitava di un visionario, qualcuno in grado di emozionarla, non glielo ha saputo dare. E poi ha trattenuto i giocatori più richiesti (a parte Kim) senza riuscire a prolungarne i contratti, il che ha lasciato nello spogliatoio un sacco di facce lunghe.