Gli amanti della serie possono trovare le prime due puntate su Raiplay. Dodici puntate sul rapporto tra i boomer e i post millennials
Gioca Sinner e la serie “Un professore” slitta a giovedì prossimo (23 novembre)
Solo da giovedì 23 novembre in prime time – tra le 21.20 e le 21.45 circa – su Rai Uno andranno in onda le nuove puntate della serie “Un professore” con la regia di Alessandro Casale, che prende il posto che nella prima stagione fu del compianto Alessandro D’Alatri. Ma per i numerosissimi amanti della serie le prime due puntate – “Eraclito” e “Bergson” – sono già disponibili da qualche giorno su Raiplay. Questa sera c’è Sinner e quindi la serie slitta.
Il professor di Filosofia Dante Balestra (Alessandro Gassmann) è al suo primo giorno di scuola annuale nel suo Liceo romano “Leonardo da Vinci” dove è oramai una presenza irrinunciabile insieme a suo figlio Simone (Nicolas Maupas) che è nella sua classe insieme all’amico inseparabile borgataro Manuel Ferro (Damiano Gavino). Dante ha una storia con la madre di Manuel, Anita (Claudia Pandolfi), ma per ora la liaison non è conosciuta dai ragazzi. Nella scuola arrivano anche altri studenti: il calciatore Ryan (Khadime Faye) e la studentessa di origine polacca Nina (Margherita Aresti). Dante non è cambiato e con metodi inusuali spiega la vita e la dottrina di filosofi come l’oscuro Eraclito e come il francese Bergson: tutti noi cambiamo nel fluire del tempo e se il presente può non vedersi sarà sempre il passato – la conoscenza dello stesso – che determinerà le nostre vite. Nina dovrà capire che il passato ci insegue e risolvere il problema che ha con quella fase della vita. Sono realmente cambiati, poi, Dante ed Anita o pensano a precedenti relazioni? Riuscirà Mimmo (Domenico Cuomo) il ragazzo di Torre Annunziata conosciuto da Dante in una sua precedente esperienza scolastica ad inserirsi – in semilibertà – come aiuto bibliotecario alla “Leonardo Da Vinci? Tutto questo si chiarirà in queste 12 puntate di una serie che ha suscitato molti consensi perché affronta il nodo formazione dei ragazzi delle Superiori e quello assai complicato del rapporto tra le generazioni dei boomer ed i nuovi ragazzi post-millenials della generazione Zeta.