In conferenza: «Parlate come se fossimo già stati puniti. Ci sono più possibilità che io resti se finiamo in League One che se vinciamo la Champions»
Pep Guardiola ha parlato in conferenza stampa prima della sfida del suo Manchester City contro il Liverpool. Guardiola ha anche parlato della penalità inflitta all’Everton e della polemica sulle 115 accuse rivolte al City.
Sulle 115 accuse di Premier League e alla sua innocenza :
«Perché non dovrei crederci? Sono gli avvocati a difenderci davanti al giudice. Non ho cambiato opinione, aspettiamo e poi accettiamo il verdetto».
Sulla detrazione di 10 punti dell’Everton:
«Non dirò una parola sull’Everton perché non conosco la realtà di quello che è successo. Sono due casi completamente diversi. Sono due casi diversi, non sono la stessa cosa. Uno è più lungo, è più complicato. So che la gente si chiede perché il City non sia in Conference League ma aspettiamo».
Se il City è colpevole?
«Mi state facendo domande come se fossimo già stati puniti. Al momento siamo innocenti. Ci sono più possibilità che io resti se finiamo in League One che se vinciamo la Champions League».
Guardiola ha anche parlato della partita contro il Liverpool:
«Penso che siamo tutti amici. Il tempo va avanti, otto anni con il Liverpool e non la stessa squadra dell’inizio. Trent Alexander-Arnold ora può giocare dentro, ma le idee sono simili. Sono sempre stati i nostri migliori rivali. Top club, top team, non vedo l’ora. Complimenti al Liverpool e al Manchester City per essere ancora qui».
Sugli infortuni subiti dal City, le dichiarazioni rilasciate da Guardiola
«Haaland si è allenato, quindi spero che possa giocare. Abbiamo qualche problema, lo stesso di molti club. Vedremo in allenamento e vedremo domani. Alle 18:00 saprò con certezza quali giocatori avrò a disposizione domani. È sempre il piano A».
Sulla corsa al campionato:
«Onestamente non potevo aspettarmi di essere in questa posizione all’inizio della stagione. Abbiamo cinque squadre così vicine, ma ci siamo. È una partita importante ma c’è dell’altro in arrivo».