A Libero: «Abbiamo reso i muscoli meno rigidi. È un campione tranquillo. Le sue passioni? burraco e tortellini»
Al via alle Finals di Torino, domani alle 14:30 Sinner esordisce contro Tsitsipas. Libero intervista il fisioterapista dell’italiano.
Il primo incontro:
«Nell’ottobre dello scorso anno. Aveva fatto tappa nel mio studio di Casalecchio per recuperare dall’infortunio alla caviglia rimediato al torneo di Sofia contro Rune. Dall’inizio del 2023 sto lavorato con lui in uno staff incredibile, molto ben organizzato».
E sul ritiro da Parigi:
«È stata una giusta decisione presa con tutto lo staff. Il fisico deve riposare e un atleta ha il bisogno di dormire bene».
Che Sinner è dentro l’ambiente del tennis:
«Jannik va d’accordo con tutti, è un tipo accomodante e non cerca mai contrasti. Hurkacz, Rublev e Sonego sono i tennisti con i quali è più in sintonia. Per ottimizzare il servizio abbiamo lavorato molto sull’articolazione della spalla per rendere i muscoli meno rigidi. Poi Ferrara ha perfezionato il gioco di gambe, e si nota in campo».
La timidezza di Sinner un problema?
«È timido ma questa è una caratteristica della sua straordinaria educazione. È un campione tranquillo. E lavorare con lui è un piacere».
Fuori dal tennis, com’è Jannik:
«Una sua passione? Il burraco. Nelle lunghe pause durante i tornei facciamo interminabili tornei. Ed è bravo, eh… Una sera siamo rientrati a Bologna dall’estero. Mia mamma ha preparato i tortellini che Jannik ha spazzato via in pochi minuti e, dopo, siamo finiti a giocare a burraco sino a tardi con i miei genitori».
Ieri sera l’incontro con i tifosi al Nike Store di Torino
“Dal tennis ho imparato che quando perdi – ha detto il numero 2 al mondo – devi rimanere con una mentalità forte e sono motivato ad allenarmi ancora di più”. “La sconfitta è la parte più brutta e difficile accettare – ha detto Sinner -, ma proprio con queste giornate storte capisci dove devi lavorare, soprattutto quando giochi contro i migliori al mondo. Fa tutto parte della crescita. Io ho sempre guardato a Federer, Nadal e Djokovic, che hanno fatto e fanno la storia. Farne parte è incredibile”.