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Il valore del Napoli in tre mesi è diminuito di 30 milioni (ed è una stima prudenziale)

I dati di Standard Football, agenzia indipendente, che si basano sugli ultimi diciotto mesi. Il Napoli ha perso il 6% in tre mesi e ora vale 504 milioni

Il valore del Napoli in tre mesi è diminuito di 30 milioni (ed è una stima prudenziale)
Napoli 16/03/2023 - riunione comitato di ordine e sicurezza pubblica / foto Image nella foto: Aurelio De Laurentiis

Il valore del Napoli in tre mesi è diminuito di 30 milioni (ed è una stima prudenziale)

Se il Napoli fosse una società quotata in Borsa, di questo passo il titolo rischierebbe di essere sospeso per eccesso di ribasso. Dopo la cavalcata travolgente dello scorso anno, il 2023 ha visto un inizio campionato molto al di sotto delle aspettative, sia degli addetti ai lavori sia dei tifosi partenopei. Però a preoccupare non sono solo i risultati sul rettangolo di gioco dei campioni d’Italia, ma anche il valore della rosa che si sta deprezzando partita dopo partita.

La tendenza è chiara. Anche se i numeri al momento non sono ancora impietosi. Dall’inizio della stagione 2023/24 il totale del valore degli azzurri è calato del 6% passando da 534,13 milioni di euro a 504,31. In soli tre mesi sono andati in fumo circa 30 milioni di euro – una media di dieci al mese – praticamente la squadra ha perso valore per 1,8 milioni a partita, tra campionato ed Europa. Tale analisi si basa sui dati forniti da Standard Football, agenzia indipendente specializzata nella stima del valore economico legato ai giocatori di calcio e alle squadre.

Ed è un calcolo che in questo momento è persino positivo per il Napoli. Perché il calcolo è stato effettuato tenendo conto delle prestazioni dei singoli calciatori e dei risultati ottenuti negli ultimi 18 mesi, quindi è un dato è prudenziale in quanto tiene conto anche del campionato scorso. Questo vuol dire che potrebbe calare sensibilmente nelle prossime settimane, soprattutto se i partenopei non cambieranno marcia in Serie A e in Champions League.

Una perdita di valore economico della rosa, quindi, non è dovuto alla vendita di calciatori e al calciomercato, ma alle scarse prestazioni sportive del Napoli, ad alcune scelte – come quella dell’allenatore Rudi Garcia poi esonerato – e ad una struttura societaria non ai livelli dei top club a cui ci si dovrebbe ispirare e, magari, copiare.

Decisioni, insomma, che rischiano di compromettere anche il futuro della squadra. Infatti, la solidità finanziaria – sbandierata ad ogni occasione dal presidente Aurelio de Laurentiis – si basa quasi totalmente sul valore della rosa e sulle plusvalenze nella vendita dei calciatori. E un Napoli malconcio come ora nel gioco e nei risultati, potrebbe essere anche un Napoli più povero.

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