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Italia-Macedonia del Nord, in tv 7 milioni di spettatori

La nazionale italiana fa registrare uno share del 33%. Un telespettatore su tre ha guardato l’Italia allenata da Spalletti

Italia-Macedonia del Nord, in tv 7 milioni di spettatori
Db Roma 17/11/2023 - qualificazione Euro 2024 / Italia-Macedonia del Nord / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori
Gli azzurri allenati da Spalletti hanno vinto 5-2 contro la Macedonia del Nord. Adesso l’Italia è seconda nella classifica del suo girone, per qualificarsi agli Europei “basterà” un pareggio nella sfida contro l’Ucraina, che si giocherà lunedì 20 novembre a Leverkusen.
Raspadori,attaccante del Napoli è stato l’autore di uno dei 5 goal e si è guadagnato gli elogi di Sacchi alla Gazzetta:

Sacchi su Raspadori: «dove non arriva col fisico, arriva col cervello»

Arrigo Sacchi sulla Gazzetta commenta la prestazione dell’Italia che ieri ha battuto 5-2 la Nord Macedonia e lunedì a Leverkusen contro l’Ucraina si giocherà la qualificazione agli Europei (alla squadra di Spalletti basta un pareggio). Sacchi ha parole di elogio per Raspadori.

Le è piaciuta l’Italia?

«Premessa necessaria: questi ragazzi hanno fatto pochi allenamenti, in queste condizioni il tecnico fa fatica a incidere. Inoltre in Italia, a differenza della Spagna, non abbiamo un preciso stile di gioco che unisce tutte le squadre. C’è chi fa pressing, chi non lo fa, chi gioca a quattro, chi a tre, chi fa contropiede e chi cerca il possesso. Dunque io mi ritengo soddisfatto della prestazione che gli azzurri hanno offerto. È vero che il pallone dovrebbe scorrere più veloce, è vero che certi meccanismi non sono perfettamente oliati, ma è altrettanto vero che non c’è il tempo materiale per provare determinate situazioni».

Che cosa ha apprezzato in particolare?

«La vittoria, e poi alcune cose non mi sono dispiaciute».

Per esempio?

«Le prove di Chiesa e di Raspadori sono state molto positive. Chiesa è micidiale quando può sfruttare la velocità e ha la possibilità di calciare in porta. Ha un tiro molto preciso e pericoloso. E Raspadori, devo confessarlo, mi regala quasi sempre buone impressioni. È un ragazzo che conosce il gioco del calcio, è umile, ha voglia di imparare e dove non arriva con il fisico, perché non è un gigante, arriva con il cervello».

 

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