L’Ad della Serie A: “Labrune non ha bisogno di consigli, ci vorranno mesi ma ce la farete anche voi”

La domanda è tenerissima. L’Equipe chiede a Luigi De Siervo “Come avete convinto Dazn e Sky?”. Ovvero: come ha fatto la Serie A a racimolare più di 900 milioni l’anno per i diritti tv? La Ligue 1 non ci riesce e, visto il contesto, diventa difficile credere che il bando non vada ancora al ribasso. Con l’amministratore delegato della Lega Serie A a disposizione, L’Equipe chiede consiglio a nome del calcio francese. Pensa come stanno messi…
“Alla fine – dice De Siervo, da un po’ di giorni gongolante – abbiamo ottenuto i vantaggi della creazione del nostro canale senza assumerci i rischi in un contesto economico molto difficile. La nostra offerta comprendeva oltre dieci diverse configurazioni. Nei quattro mesi di trattative private con le emittenti sono diventati venti”. “Il valore della Serie A avrebbe potuto essere più alto, ma l’Italia ha regolamenti complicati. L’Autorità garante della concorrenza non autorizza la vendita combinata di un’offerta calcistica e di un’offerta Internet, che non consente ad un operatore di telecomunicazioni di pagare una somma considerevole. Abbiamo dovuto lavorare in un contesto praticamente privo di concorrenza perché gli attori coinvolti avevano ambizioni molto diverse. Soprattutto siamo il primo Paese al mondo per atti di pirateria digitale (la Serie A perde circa 300 milioni di euro l’anno). Ma una legge approvata all’unanimità consentirà all’Autorità per le Garanzie nelle Garanzie nelle Garanzie nelle Garanzie nelle Comunicazioni dal gennaio 2024 di interrompere entro trenta minuti le trasmissioni di siti, applicazioni e IPTV pirata”.
De Siervo commenta il fallimento del bando della Ligue 1: “Il contesto è complesso in Francia come nel resto del mondo. Ma rimango fiducioso sull’esito delle trattative grazie alla notevole esperienza di Vincent Labrune e dei suoi team”.
L’Equipe insiste: che consiglio daresti a Vincent Labrune, presidente della LFP? “Non ne ha bisogno, lui e il suo team conoscono a fondo il mercato e le migliori pratiche. Devi solo essere paziente. La soluzione migliore verrà trovata solo dopo diversi mesi di lavoro. Le ragioni sono ovviamente legate al particolare sistema distributivo francese (Canal+ è il primo distributore di offerte sportive), agli ingenti investimenti delle emittenti per la Champions League, alla sfortunata la decisione di interrompere il Campionato nel 2019-2020 a causa del Covid, e del fatto che il Campionato viene vinto quasi sempre dalla stessa società. In Italia è successa la stessa cosa per nove anni”.
Poi De Siervo perora la causa di Dazn, interessata anche alla Ligue 1… “I nostri rapporti con la piattaforma sono ottimi. Migliora sempre la distribuzione e soprattutto crea contenuti editoriali adatti alle aspettative dei nostri sostenitori. Ad oggi ha circa 2 milioni di abbonati. Abbiamo chiesto al nostro consulente finanziario, Lazard Bank, di verificarne l’affidabilità finanziaria. Le garanzie richieste saranno conformi agli standard di mercato. Inoltre, Dazn si sta avvicinando al punto di equilibrio operativo dopo anni di investimenti sostenuti in tutto il mondo per lanciare la propria offerta sportiva”.