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La Juve approva il bilancio con 123 milioni di rosso. Aveva ragione la Faz: meglio non investirci

La cosa bella è che è risultato comunque buono se paragonato al bilancio precedente, con un miglioramento di circa 115 milioni di euro

La Juve approva il bilancio con 123 milioni di rosso. Aveva ragione la Faz: meglio non investirci
Mg Torino 09/08/2023 - amichevole / Juventus-Juventus Next Gen / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: John Elkann-Massimiliano Allegri-Maurizio Scanavino

Alla fine avevano ragione gli analisti sentiti dalla Faz: meglio non investire in azioni Juve. L’assemblea degli azionisti ha ufficialmente approvato il bilancio chiuso al 30 giugno 2023 con un rosso pesante, di 123,7 milioni di euro. Un risultato comunque buono se paragonato al bilancio precedente, con un miglioramento di circa 115 milioni di euro.

Il fatturato della società bianconera – scrive Calcio e Finanza – è stato pari a 507,7 milioni di euro (contro i 443,4 milioni di euro relativi all’esercizio chiuso il 30 giugno 2022), mentre i costi sono diminuiti scendendo a quota 606,9 milioni (665,0 milioni nel 2021/22). Complessivamente, la Juventus nella stagione 2022/23 ha registrato 507,7 milioni di euro di ricavi, rispetto ai 443,4 milioni del 2021/22. La quota diritti tv è di 157,1 milioni di euro.

Tra i costi a bilancio la maggior parte dei costi è legata a salari e stipendi del personale, di cui 255 milioni come compensi al personale tesserato. Tra le svalutazioni, in particolare, pesa quella legata a Leonardo Bonucci, pari a 5,6 milioni.

I debiti complessivi sono passati a 833,9 milioni di euro (931,7 milioni al 30 giugno 2022), mentre l’indebitamento finanziario netto è invece pari a -339,9 milioni di euro.

Il Presidente Ferrero, parlando ai soci ha detto che “abbiamo due procedimenti Consob, uno lo scorso anno e uno quest’anno. La Consob ha chiesto alla Juve di pubblicare bilanci pro-forma, sulla base delle sue indicazioni per alcuni punti per i quali non condivide l’opinione della società. I pro-forma sono stati pubblicati e inseriti all’interno del fascicolo di bilancio, dando agli azionisti tutte le informazioni sugli effetti qualora avessimo seguito le indicazioni della Consob. I temi sono sempre treplusvalenze incrociatemanovra stipendi e accordi di recompra. In una dialettica aperta con la Consob, che ancora continua, abbiamo sostenuto la diversa applicazione di alcuni principi contabili. Nel bilancio che andiamo ad approvare, l’impatto delle operazioni contestate è minimo. Si tratta in realtà della sola operazione Dragusin-Cambiaso, che ha un effetto positivo per 2,5 milioni di euro. Il resto sono cose del passato, ma che per le regole di redazione del bilancio si trascinano nel tempo e ne sentiremo gli effetti ancora per un paio d’anni“.

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