Il designatore ed ex arbitro Rocchi ambisce alla carica di presidente dell’Aia, poiché nel prossimo anno sono previste le elezioni di tutte le componenti federali.
Il designatore ed ex arbitro Gianluca Rocchi ora punta al salto definitivo cioè quello di assumere la carica presidenziale dell’Aia dal prossimo anno poiché ci saranno le elezioni di tutte le componenti federali. Come riporta la “Gazzetta”, c’è molta fiducia dei propri colleghi e anche la stima della Federazione.
“L’ex direttore di gara fiorentino è stato nominato designatore nel luglio 2021 e da allora ricopre questo ruolo tradizionalmente complicato nel calcio italiano. Perché allenare gli arbitri, anche in tempi di Var, è complicato come testimoniano i molti errori delle ultime giornate. Rocchi che adesso lavora con il presidente Carlo Pacifici, eletto lo scorso aprile. Resta da vedere se quest’ultimo deciderà di ricandidarsi nelle elezioni del prossimo anno o se invece (come probabile) rinuncerà. Avere un avversario del peso dell’ex direttore di gara fiorentino sarebbe una bella sfida. Per Pacifici come per chiunque altro.”
Se sarà eletto presidente, Gianluca Rocchi dovrebbe lasciare il ruolo di designatore, carica che viene confermata (o no) alla fine di ogni stagione sportiva. Fino ad oggi sono stati molto rari i casi di persone con il doppio incarico di presidente e designatore e nello specifico parliamo di sole tre volte nel corso della storia, inoltre è un ruolo politico di una certa caratura.
“Inevitabilmente il suo ruolo diventerebbe non solo di rappresentanza e se preferite politico. Perché è il presidente dell’Aia che, insieme ai delegati dell’associazione, partecipa all’elezione del numero uno della Figc peso politico è un’altra cosa. Quanto al doppio ruolo di presidente e designatore, nella storia del calcio italiano è stato ricoperto dalla stessa persona solo in tre casi e ad interim: da Saverio Giulini, nella stagione 1965-66, dal “presidentissimo” Giulio Campanati, come commissario nel 1980-81, e Cesare Gussoni, per qualche mese dopo la sua elezione quando Tedeschi si dimise (dal dicembre 2006 al giugno 2007).”
Sembra molto probabile un avvicendamento al vertice il prossimo anno, Rocchi potrà continuare la scalata verso i vertici.