Garcia parla come se fosse un corpo estraneo. Il Napoli ogni volta sembra tutto ed il contrario di tutto
Lobotka trasformato da meraviglioso creatore di spazi a taglialegna
Meret: Para e pure bene in occasione del pareggio dei berlinesi. Qualche buona uscita. Quest’anno gli tocca il ruolo di pungiball.
Ha già superato il numero di tiri subiti contati dall’inizio della sua esperienza a Napoli. Incredulo 6,5
Di Lorenzo: Non sa più che fare. Ci prova in attacco, ci prova in difesa. Corre meno dello scorso anno ma perde più energie perché mentalmente deve accettare una lunghezza di reparti che nemmeno nei peggiori tornei di calciotto. Affannato 6
Rrhamani: Amir fa il suo, lo fa con il parabrezza appannato, prova a sbrinarlo ma quest’anno non si capisce se è lui che non rischia più l’anticipo alto o se è un diktat dell’alleantore. Sfiora il gol sull’ennesimo angolo a favore. Tergicristallo 6
Natan: Colpisce il palo, svetta al suo solito. Si propone anche in avanti. Non ha particolari colpe sul pareggio. Tiene bene il due contro due costante a cui è sottoposto con il compagno. Anche lui è vittima di un centrocampo che si dimentica di rientrare. Marcantonio d’Egitto 6
Mario Rui: Maritiello sa il fatto suo. Assist a Politano prima un cross di destro da non credere. Tiene bene il campo. Ritrovato 6,5
(Oliveira: Non si vede, non si sente, non incide. Sbadigliante 5)
Lobotka: Trasformato da meraviglioso creatore di spazi a taglialegna. Fa il suo dovere, è solo a suturare la ferita sanguinante della mediana scoperta. Esce per infortunio. Martire 6,5
(Simeone: Qualche buono spunto, Kvara potrebbe fornirgli l’assist vincete. Sfiora il gol di testa. Risvegliato 6)
Anguissa: Il gol lo aveva trovato, i tempi no. Sempre in ritardo, meno confusionario ma comunque appare smarrito. Non soffre particolarmente i suoi omologhi avversari ma come gli altri si lascia risucchiare dal vortice del “tutti avanti”. Precario 5,5
Zieliniski: L’allenatore gli ha cucito la titolarità accanto al numero di maglia. Gioca sempre e forse meriterebbe un po’ di riposo.
Non è la solita lanterna, si accende fioca, qualche buona iniziativa ma è appena sufficiente. Stanco 6
(Cajuste: il suo ingresso è servito solo per coprire la casella di uno slot. Si trova davanti al portiere per una deviazione improvvisa, ma non la prende e quindi S.V)
Kvara: Ha capito che deve trascinare la squadra. A volte però, si lascia prendere troppo dal ruolo di Supereroe. Non molla mai, si arrabbia ma sciupa due occasioni clamorose: Assist mancato a Simeone e tiro centrale nel finale. Leone in gabbia 6
Politano: L’unico frutto attribuibile all’albero piantato da Garcia. E’ straripante, libero di testa. Segna ancora, crea scompiglio. Nell’anarchia tattica tiene alto il vessillo della cosa buona e giusta. On Fire 6,5
(Lindstrom: Non c’era del marcio in Danimarca e nemmeno nei suoi piedi. Pochi attimi, troppo pochi, ci dicono che il ragazzo si farà. 6)
Raspadori: Un po’ in ombra, tenuto bene dal catenaccio berlinese. Non performa come suo solito ma oramai è un riferimento a cui sarà difficile rinunciarvi in futuro. Crea un paio d’occasioni ma è sembrato in calo. Loffio 6
Garcia: Non riesce a dare continuità alla sua idea. Il Napoli ogni volta sembra tutto ed il contrario di tutto. Si perde nelle sostituzioni, incolpa i calciatori sul gol subito e sulle poche occasioni sfruttate come se fossero un corpo estraneo e separato dallo staff tecnico. O si è tutti o si è soli. Pareggiare con questa squadra è più di un mezzo passo falso: Traghettatore di speranze 4,5