Osimhen appena entra, spaventa Carnesecchi. Il terno di Elmas. Male l’arbitro e poi una domanda: che fine aveva fatto il telecronista di Dazn?
Le pagelle di Atalanta-Napoli 1-2 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.
GOLLINI. Ci ritroviamo Ilaria, dopo due settimane dense di sorprese, sul suolo orobico e con la novella nuova del Walter bis al posto dello sciagurato franco-andaluso, dipinto pure come sfaticato nei giorni dell’esonero. In porta c’è ancora Gollini insidiato più dalle teste bergamasche che dai piedi, a dire il vero: notevole la paratona su Koopetuttoilresto, nostra illusione estiva fatta balenare dal presidente-banditore – 6,5
Con il salvataggio su Koopmeiners si è dimostrato ancora una volta concentrato e accorto anche quando la tensione inizia a calare. Bravo anche all’inizio della ripresa, attento sul suo palo, e al 63′, con il tuffo a proteggere il pallone. Dispiace per il gol, che avrebbe potuto essere evitato, non da lui ma dalla difesa, che non ha pensato minimamente ad andare ad aggredire Hateboer ma di accentrarsi e così l’atalantino ha avuto tutto il tempo di ragionare, crossare e dare palla a Lookman per il pareggio. Ma come detto, Gollini non c’entra niente – 6,5
DI LORENZO. Il traversone vincente per la cabeza del Che Kvara vale sette. Ma in difesa il Caro Euroappuntato tituba parecchio e non merita più di cinque, anche perché a destra, come pure a sinistra, nel secondo tempo gli autoctoni sovente non trovano opposizione. La media quindi è la sufficienza – 6
Concordo sul voto e sulle imprecisioni, oltre che sul fatto che si perde Lookman. Inoltre ritiro anche quanto detto sull’incremento della sua cazzimma un paio di settimane fa: Pasalic cade e si vede che non si è fatto niente, l’arbitro nemmeno ferma il gioco e Di Lorenzo butta palla fuori e interrompe e Pasalic d’incanto si rialza. E dai… – 6
RRAHMANI. Lui e Lookman sono come Golia e Davide. Amir è alto uno e novantadue, l’orobico uno e settantacinque. Eppure lo scaltro normolineo riesce a farlo fesso con un colpo di testa che pareggia il gol georgiano. Non è la prima volta che Rrahmani si fa buggerare in questa disgraziata stagione – 5
A parte il gol annullato, anche lui si perde Lookman e partecipa alla disfatta sul gol dell’Atalanta – 5,5
NATAN. Quant’è bello Natan nostro quando si cimenta nell’antica arte perduta dello spazzamento. Epperò proprio la continua e meritoria opera di pulizia dell’area ci dà il limite della mediocrità dei due centrali del Napoli. Non è un paradosso: l’elementare svolgimento del proprio lavoro, senza l’aggiunta di un qualsiasi quid non produce uno scarto vincente nel calcio (e non solo). I plurimenzionati predecessori Kalidou e Kim viaggiavano quasi sempre dal sette in su. Invece il palindromo brazileiro e il suo collega kosovaro galleggiano tra il cinque e il sei. Quest’è – 6
All’11’ si cimenta in un ottimo intervento e mi piace come spazza. Non sono d’accordo con te: trovo che abbia ottimi tempi di gioco. Natan aspetta e, quando può intervenire, lo fa come uno scorpione che acchiappa l’avversario nel momento esatto che si ferma a pensare – 6,5
OSTIGARD dal 77’. Ribadisco: fra i tre è il migliore – 6
Senza voto.
OLIVERA. In avvio osa parecchio poi il crac. Ahi ahi ahi, Ilaria – 6
Inizia cazzuto e voglioso. Ottimo il recupero al 5′, con cui manda lo stanco Politano in area. Dispiace molto per l’infortunio e le lacrime: fino a quel momento era uno dei migliori. La maledizione del terzino sinistro del Napoli – 6,5
JUAN JESUS dal 39’. Del tutto spaesato nell’azione del gol dell’Atalanta, indi si ambienta e fa quel che può (non dimentichiamo che a Roma giocava anche da terzino sinistro) – 6
Entra praticamente a freddo e sembra parecchio impreparato in un ruolo non suo – 5,5
ANGUISSA. A Bergamo si pugna assai e Zambo sembra finalmente essere tornato in sé, senza amnesie – 6,5
Grande spirito di abnegazione e la solita fisicità, anche se con qualche imprecisione – 6
LOBOTKA. Lobo è l’emblema della sofferenza invocata da Mazzarri alla vigilia (“Sono nato per soffrire) ma stavolta la fatica lacrime e sangue dello slovacco conduce al Bene, non all’ennesima delusione. Certo, non è ancora il Robotka Grande Architetto dello spallettismo, ma confidiamo nel Mazzarri new edition – 6,5
Marcato a uomo, come tutti i giocatori del Napoli, non ne soffre: reclama palla di continuo e produce tanto gioco – 6,5
ZIELINSKI. Quello scavetto nel finale del primo tempo poteva chiudere la partita. Si apra il dibattito Ilaria: ha fatto bene o male a tirare così? Io la mia idea ce l’ho – 5,5
Non al meglio fisicamente dopo i problemi in Nazionale, un erroraccio al 56′ e un gol mancato. Cala nella ripresa – 5,5
CAJUSTE dal 77’. Entra benissimo, non bene. Rimbalza subito verso il redivivo Victor Victoria quella pelota donata da Carnesecchi. Non era scontato, e non è poco – 6,5
Entra, recupera palla e partecipa al gol del Napoli, non è malaccio – 6
POLITANO. Il suo movimentismo, stasera, non produce frutto, Ilaria. E’ stanco e si vede – 5,5
Al 21′, solo in area, avrebbe potuto fare milioni di cose invece va a sbattere contro il difensore dell’Atalanta – 5
ELMAS dal 63’. Procediamo per segni della mazzarriana provvidenza: in questa stagione il prodigioso Macedone del Nord era diventato un calimero smarrito. Stasera alla prima di Walter II mette dentro il gol della vittoria. C’è da giocarsi almeno un terno: 79 (il minuto del gol); 7 (il numero della maglia); 24 (i punti raggiunti in classifica) – 6,5
Freddo davanti a Carnesecchi in occasione del gol. Di nuovo determinante dalla panchina – 6,5
RASPADORI. E’ tornato dalla nazionale con un velo di opacità, anche se è suo il servizio per l’effimero gol di Amir. Giacomino paga forse il ritmo da battaglia di una gara vigorosa assai – 5,5
Un primo tempo tutto sommato buono, poi paga la stanchezza e viene sostituito, anche perché quando hai Osimhen in panchina non puoi non impiegarlo – 5,5
OSIMHEN dal 63’. Victor Victoria getta la maschera e spaventa a morte il povero Carnesecchi che rinvia verso Cajuste la pelota. Indi il pallone ritorna a Victor medesimo che in scivolata serve Elmas. Quanto ci è mancato l’amatissimo Osimhen. O no? – 7
Bello senza maschera e ancora più bello in versione assist-man – 7
KVARATSKHELIA. Stasera il colpo di testa è trendy e il Che Guevara s’adegua con uno stacco secco che stende il pipelet orobico. E soprattutto, dopo le magnifiche gesta in nazionale, continua a segnare. Il resto verrà da sé, dopo quella scena da tempo delle mele con Mazzarri – 7
Abile nello sfruttare gli errori di De Ketelaere, anche se per gran parte della partita gioca troppo da solo. Poi il gol, in un’azione corale. E torna anche l’abbraccio di gruppo. Splendido nel giocare alla trottola con Ederson – 7
MAZZARRI. Il bacio del timido Che Kvara, appunto. Il georgiano è stato uno di quelli che aveva sfanculato pubblicamente il Violinista, stasera invece a fine partita si accosta a Walter II e gli porge un dolce smack che meraviglia e ci fa sperare. Un apostrofo rosa alla Cyrano (Mazzarri c’ha pure il nasone) che forse dissolve sciatterie e sbandate. Che cosa ha fatto a questi ragazzi nei pochi giorni dopo il suo ritorno, a distanza di due lustri? Un ritorno peraltro segnato da un’umile conversione allo spallettismo: vedere Mazzarri senza la difesa a tre è come togliere la Messa a un cattolico praticante. A proposito: stasera il Maestro sciamano era in tribuna e il neo-allievo in panca. La prima è andata superbamente e ridesta passioni e speranze. Godiamoci il momento – 8
Battesimo in panchina e anche battesimo del cartellino giallo. Il flipper della fine del primo tempo mi ha ricordato la meravigliosa zona Mazzarri, l’impossibile che diventa possibile, anche se stavolta non si è materializzato. Però, Fabrizio: il Napoli è tornato a giocare con voglia, con grinta, di squadra. Forse aveva solo bisogno di un volto amico e non di un freddo francese messo lì per caso. E allora viva Mazzarri, che per una notte diventa il re di Napoli mentre Spalletti – complice l’assenza di De Laurentiis? – ammira il suo ex Napoli dalla tribuna. Buffo mentre sbuffa stressato dalla tensione, con il nasone rosso e le schiocche sulle guance per il freddo bergamasco. Nel post partita fa molta tenerezza e divertimento mentre si atteggia a tecnico navigato (“abbiamo provato alcune cosucce, alcune sono riuscite, altre hanno provato a farmele vedere”), eppure ha allenato i nazionali solo per un paio di giorni e quello che si è visto in campo non può certo essere merito suo, almeno non dal punto di vista del gioco. L’unica cosa che può aver detto, ai nostri, è di giocare come sanno e come facevano l’anno scorso. Ma il bacio con Kvara e l’abbraccio con Elmas, come giustamente fai notare tu, dicono tanto, forse tutto. Mazzarri sembra meravigliosamente fuori posto in questo Napoli, ma perfettamente dentro al contesto – 8
ARBITRO MARIANI. I guardalinee e il Var meglio di lui – 5
Almeno 4 ammonizioni saltate per tutti i falli su Kvara. A parte questo, continua ad aleggiarmi in testa una domanda: dov’era andato il telecronista Dazn, che per un paio di minuti ad inizio partita è sparito dalla telecronaca e poi è tornato come se non fosse successo niente?