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Pioli aveva deciso di “morire” con le proprie idee: è andato avanti e ha avuto ragione (Libero)

Un’ossessiva coerenza che lo ha reso credibile agli occhi della squadra. Ha scommesso sulle proprie idee, anche a costo dell’esonero

Pioli aveva deciso di “morire” con le proprie idee: è andato avanti e ha avuto ragione (Libero)
As Roma 29/04/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Milan / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Stefano Pioli

Pioli aveva deciso di “morire” con le proprie idee: è andato avanti e ha avuto ragione. Lo scrive Libero con Claudio Savelli.

Stefano Pioli ha deciso che non ci sarà una mezza misura. Se mai dovrà finire, la sua avventura rossonera finirà con un Milan che gioca come lui desidera. Con il suo modulo preferito, difendendo in avanti, mandando un terzino – Calabria – a fare un altro ruolo, a costo di farsi infilare da Mbappé, e con due ali che corrono verso l’area avversaria e mai verso il fondo del campo. Le squadre di Pioli hanno sempre giocato così, tutte, nessuna esclusa, e torna a farlo anche il Milan contro il Psg. Questa estrema, quasi ossessiva, coerenza del mister alle sue idee da un lato è un difetto – manca flessibilità in tempo di crisi -, dall’altro è un pregio. Perché Pioli, così, agli occhi della squadra è un uomo credibile. Si dimostra convinto di quanto propone e disposto a scommettere tutto, anche a costo dell’esonero – estremizzando il concetto, visto che la dirigenza non lo ha mai davvero preso in considerazione.

PER DISTACCO L’ALLENATORE PIÙ EDUCATO DELLA SERIE A (IL NAPOLISTA)

Milan-Psg 2-1. È forse la vittoria più importante, senza dubbio la più prestigiosa, del nuovo Milan. Del Milan degli ultimi due anni. Vittoria che non solo riapre il discorso qualificazione in Champions, anche se la corsa resta complicata (al momento i rossoneri sono tersi a 5 punti, con Dortmund primo a 7, poi il Psg a 6 e infine il Newcastle a 4). Soprattutto dimostra che i rossoneri sono vivi. È un successo che va intestato a Pioli per distacco l’allenatore più educato della Serie A. Sempre disponibile, mai sopra le righe. Un’educazione che nel calcio di oggi è praticamente sconosciuta. Ogni tanto commette qualche errore, ma ci sembra fisiologico.

 

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