“Gestione sbagliata fin dall’inizio, è stato delegittimato. Non è stato mai accettato, non è riuscito a entrare nella famiglia Napoli”
“La gestione è stata sbagliata dall’inizio. Con troppa fretta è stato scelto il nuovo allenatore pensando che il giocattolo fosse perfetto. Ma non è così, è si è capito subito fin dall’inizio. Già un mese e mezzo fa Garcia è stato delegittimato: quando perdi il potere della gestione o dai le dimissioni o accetti l’esonero”. Per Cesare Prandelli, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, il tecnico francese dove andarsene già alla prima pausa per le nazionali. Era ormai senza potere.
“Garcia non è stato mai accettato – ha detto l’ex ct della Nazionale – non è riuscito a entrare nella famiglia Napoli. Poi alla fine c’è il calcio che è imprevedibile: Berisha al 90′ salva il risultato, poi si perde la gara e crolla tutto. Bisogna capire qual è stata la gestione del gruppo in questi mesi. I giocatori hanno parecchie responsabilità”.
LA “GESTIONE” SBAGLIATA DI DE LAURENTIIS
C’è un uomo solo al disastro, il suo nome è Aurelio De Laurentiis. Prendiamo in prestito la frase più importante del giornalismo sportivo italiano e ci scusiamo con gli eredi di Fausto Coppi. Ma oggi domenica 12 novembre, il presidente del Napoli – seduto in tribuna preoccupantemente al fianco dei fratelli Cannavaro – raccoglie i frutti degli ultimi sei mesi di presidenza. In cui fondamentalmente ha rinnegato i principi base della sua ultradecennale gestione illuminata. Mai ispirata da canonici criteri aziendali ma comunque basata su una sia pur minima ripartizione di compiti e responsabilità. E da una ferma distanza dalla città. La sconfitta interna con l’Empoli penultimo in classifica dovrebbe a questo punto spingere anche i più riottosi a comprendere che c’è un responsabile del disastro, l’uomo che a Napoli hanno odiato per oltre dieci anni (quando era un grandissimo presidente) e ora osannano perché lo sentono affine a loro. Finalmente napoletano.
Mesi di monarchia De Laurentiis hanno prodotto una squadra che a novembre ancora non si capisce che cosa sia. E non è questione di nostalgia di Spalletti. Basterebbe sapere dove si stia andando. Con un allenatore (Garcia) pubblicamente delegittimato e commissariato in maniera che possiamo considerare ai limiti dell’offensivo.