E’ un tifoso del Marsiglia, ovviamente. So Foot si chiede ironicamente se non guardare il Marsiglia per tre anni sia davvero una punizione
C’è un colpevole, per ora uno solo, della sassaiola contro il bus del Lione prima del match di Ligue 1 a Marsiglia, che quasi così un occhio a Fabio Grosso. Si tratta di un tifoso del Marsiglia, che stamattina è stato condannato a quattro mesi di carcere e tre anni di squalifica dallo stadio.
Sotto mandato d’arresto dal giorno dopo la partita, è comparso oggi davanti al tribunale penale e ha ammesso i suoi errori: “Ho raccolto una pietra lanciata dai lionesi e l’ho rilanciata. Ero preso dall’euforia. Se avessi fatto del male a qualcuno lo avrei avuto sulla coscienza per il resto della mia vita”, ha detto.
La partita fu annullata, e poi riprogrammata per il 6 dicembre al Vélodrome.
So Foot si chiede ironicamente se non guardare il Marsiglia per tre anni sia davvero una punizione…
Il colpevole è dunque uno dei “quattro incoscienti” che il presidente del Marsiglia Longoria aveva indicato come la solita “sparuta minoranza”:
«Questo è qualcosa che ha ancora oltrepassato ancora di più confini. Ma è una discussione che non possiamo personalizzare in una battaglia tra Marsiglia e Lione. Penso che abbiamo un grosso problema nel calcio francese: dobbiamo risolvere tutti i problemi di sicurezza. Devo dire che per quattro persone incoscienti, quattro persone totalmente fuori dalla società e fuori dal calcio che dobbiamo costruire, non bisogna generalizzare l’immagine dei tifosi del Marsiglia perché è completamente diversa. Questa è una cosa che non posso accettare. E noi come club, indipendentemente dalla loro partecipazione a questo tipo di eventi in casa o in trasferta, dobbiamo fare del nostro meglio per evitare che queste persone vengano associate a noi. Non hanno posto, né nella società né nel Marsiglia».