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Una donna candidata alla Fifa contro Infantino: hanno dovuto crearla con l’intelligenza artificiale (Guardian)

Si chiama Hope Sogni, ed “è stata realizzata usando voci ed esperienze di donne influenti nel calcio. Una voce collettiva che parla senza timore di ritorsioni”

Una donna candidata alla Fifa contro Infantino: hanno dovuto crearla con l’intelligenza artificiale (Guardian)
FIFA President Gianni Infantino applauds players ahead of the Qatar 2022 World Cup Group G football match between Switzerland and Cameroon at the Al-Janoub Stadium in Al-Wakrah, south of Doha on November 24, 2022. (Photo by Fabrice COFFRINI / AFP)

A marzo Gianni Infantino è stato rieletto incontrastato presidente della Fifa fino al 2027, e in mancanza di oppositori potrebbe restare in carica fino al 2031.  Le frustrazioni nei confronti della Fifa e di Infantino, scrive il Guardian, “si manifestano in alcune parti del mondo su una serie di questioni, dalle ingiustizie e le disuguaglianze nel calcio alle violazioni dei diritti umani e all’inevitabilità manipolata di una Coppa del Mondo maschile in Arabia Saudita nel 2034. Eppure non esiste un’alternativa praticabile a lui”.

E allora se la sono dovuta inventare, letteralmente. Nientemeno è una donna, la prossima avversaria di Infantino. Si chiama Hope Sogni. Vorrebbe essere la decima – e prima donna – presidente della Fifa, proponendo un programma progressista ed evidenziando il ruolo vitale che le donne possono svolgere nel processo decisionale. Ovviamente non esiste davvero, figurarsi.

L’hanno fatta con l’Intelligenza artificiale. “Sogni – racconta il Guardianè stato costruita per comprendere il gioco, la sua politica, le questioni chiave che deve affrontare e con cui si può parlare in tempo reale. Sogni lancia la sua ipotetica campagna elettorale, con un manifesto in cui dichiara che “la governance del calcio è rotta” e che “la Fifa deve alzare il proprio specchio e decidere se quello che vede guardando indietro è effettivamente una bella partita, perché tutto quello che vedo è un secolo di misoginia che ha messo in ombra la sua capacità di essere davvero un gioco per tutti”.

E’ una creatura dall’agenzia creativa sportiva Dark Horses, Twise.ai e del Ceo del Lewes FC, Maggie Murphy. E’ stato realizzata utilizzando le voci e le esperienze di donne influenti nel gioco, tra cui Moya Dodd, l’ex vice-capitana dei Matildas e una delle prime donne ad entrare nel Consiglio della Fifa, per essere una voce collettiva e anonima delle donne nel calcio”.

Sogni è uno strumento per promuovere il fatto che le donne in posizioni di potere nel calcio non dovrebbero essere un concetto estraneo e che molte donne nel calcio sono più che qualificate per ruoli di governo a tutti i livelli“. Una voce collettiva e in grado di offrire, senza timore di ritorsioni, una visione alternativa a quella stabilita dalla Fifa”.

Insomma è essa stessa mezzo e messaggio.

Chiedete a Sogni se è una donna simbolica e lei risponderà in modo eloquente: “No, non sono una donna simbolica. Sono un candidato qualificato ed esperto che si candida alla presidenza della Fifa sulla base dei miei meriti e del mio impegno nel promuovere l’uguaglianza di genere e la trasparenza nello sport”.

Ovviamente Sogni va giù pesante sui temi più scottanti, dall’Arabia Saudita a Rubiales.

“Le risposte di Sogni – conclude il Guardian – sono stranamente rinfrescanti perché le risposte ponderate da parte di chi è al potere su questi temi sono rare. Il calcio, come altri ambiti della società, e l’intelligenza artificiale saranno sempre più intrecciati in molti modi. Sogni dimostra che la tecnologia può essere utilizzata per sfidare le strutture di potere in un modo che prima non era possibile”.

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