«Massa è un arbitro equilibrato e se rivedesse il contatto a centrocampo, fischierebbe». Su Mourinho: «Le panchine sembrano un teatrino di provincia»
“Si vuole copiare gli inglesi e questo è il risultato“. Il risultato per Paolo Casarin è che l’arbitro Massa non fischia il fallo di Lautaro su Lobotka, e convalida poi l’1-0 dell’Inter al Napoli. Per l’ex arbitro, opinionista di Radio anch’io sport, il problema è il trend generale: “Volevo solo informare che il calcio negli ultimi anni, per volontà della comunicazione, è sceso da 45 falli per gare a 22. Per cui mezzi falli non sono più fischiabili. Si vuole copiare gli inglesi e questo è il risultato dopo un intervento brusco in occasione del primo gol. Si vuole abbassare il numero degli interventi. Massa è un arbitro equilibrato e se rivedesse il contatto a centrocampo fischierebbe il fallo”.
Poi Casarin non si tiene sull’ennesimo “caso” Mourinho: “Le panchine sembrano un teatrino di provincia. Questa gente non deve più stare in panchina, a cosa servono 70 persone in totale fra le due panchine?. Vi ricordo che ai Mondiali di Italia 90 tutti dovevano stare seduti, e Beckenbauer che aveva problemi alla schiena dovette ottenere un permesso speciale per stare in piedi. Quando io vedo un grande allenatore come Mourinho che prima della partita dice tutte quelle cose, allora vuol dire che c’è qualcosa che non funziona. Questa libertà di criticare prima tirando fuori cose di scarso contenuto non deve essere consentita, questa roba deve essere stroncata, non si può fare. Ho 65 anni di arbitraggio e ho visto di tutto, però mi dispiace. Io so che gli arbitri vogliono parlare con allenatori e capitani facendo queste riunioni a Coverciano o altrove. Quindi da una parte c’è la volontà di andare incontro e dall’altra un attacco frontale di questa maniera. Ma loro vanno alle riunioni? Ascoltano quali sono le nuove regole tipo il fatto di ridurre disperatamente i falli, che peraltro io non condivido: le partite hanno i falli che hanno. Un grande allenatore non fa mai questa roba, non ci sono balle che racconta tipo quella della lingua, e non si va a dire al pubblico calma”.