Sconfitte, posizione in classifica, gol subiti, tutto dice che Mazzarri fin qui non è stato il salvatore della patria acclamato dai tifosi
Garcia, ovvero si stava meglio quando si stava peggio (sono i numeri a dirlo in maniera impietosa)
Il Napoli con Mazzarri in panchina ha perso quattro volte in sette gare, quante ne aveva perse il suo predecessore in sedici partite, eppure il suo ritorno alla guida degli azzurri al posto del “francese” era stato salutato da tifosi e giornalisti come l’arrivo del Messia, il “salvatore della patria”, colui che avrebbe ripristinato il calcio di Spalletti e rimesso il Napoli in carreggiata.
Inoltre, dopo il cambio di guida tecnica, gli azzurri hanno subito quattordici reti in sette gare (di cui cinque con Cagliari e Frosinone), praticamente due a partita, con Garcia venti in sedici (1,25 a partita). Senza contare che l’allenatore precedente aveva lasciato la squadra al quarto posto (a pari punti con la Fiorentina) a dieci dalla prima, oggi il Napoli è quinto (sempre a pari merito con i viola) a quattordici punti dall’Inter.
Alla luce di questi dati si può tranquillamente affermare che, come molto spesso accade, il cambio di allenatore in corsa non ha portato alcun miglioramento, anzi…
Dopo Raspadori anche Gollini ha dichiarato che l’anno scorso è stato un anno “emotivamente molto faticoso” che ha comportato, quest’anno, una perdita di agonismo da parte della squadra, eppure a Napoli si continua a parlare di allenatore, preparazione atletica, e sciocchezze simili.
Bisognava avere il coraggio (e la lungimiranza), dopo aver vinto lo scudetto, di cambiare 4/5 calciatori. Invece in tanti (società, stampa, tifosi) si sono cullati sulla favoletta della “macchina perfetta” (che idiozia!), di una squadra che non andava minimamente toccata, etc. E questi sono i risultati…
P.S.: anche il Barcellona, tranne Dembelè (che lo scorso anno ha giocato dal primo minuto sedici gare su trentotto, ergo non era una primissima scelta) è sostanzialmente “la stessa squadra” che l’anno scorso è arrivata prima con dieci punti di vantaggio sul Real Madrid eppure quest’anno, con lo stesso allenatore (e la stessa preparazione atletica) della stagione scorsa, ha nove punti in meno del Girona.