Prima dell’esonero, i retroscena dell’Equipe: “Risultati catastrofici e gioco mediocre, isolato come nessun allenatore prima di lui”
Fabio Grosso è stato esonerato dal Lione. Il tecnico che l’anno scorso ha portato il Frosinone in Serie A, è durato sulla panchina francese appena 76 giorni. Nel mezzo una sola vittoria, contro il Rennes, e i punti rimediati nella sassaiola a Marsiglia.
A parlare dell’esonero di Grosso è l’Equipe che svela alcuni retroscena:
“A 46 anni, circondato da risultati catastrofici e partite mediocri, isolato nel suo ruolo come nessun altro allenatore del Lione prima di lui, l’italiano ha portato con sé infortuni e rimpianti, dopo 76 giorni senza scintilla alla guida di una squadra che già è in attesa del suo quinto allenatore stagionale”.
Il quotidiano francese non risparmia la critiche all’italiano, consapevole però di essere un uomo solo al comando. Grosso aveva capito che il suo percorso con il Lione stava per finire. Dopo l’ultima sconfitta contro il Lille per 0-2, c’è stato un confronto con la squadra:
«Se pensate che sia io il colpevole, andate da Textor e ditegli di licenziarmi, ma dovete avere le palle per dirmelo in faccia, prima. Penso che sia colpa nostra, ma se non siete d’accordo, andate da Textor. Vi chiedo solo di dirmelo prima in faccia».
Ai suoi amici più stretti, secondo l’Equipe, Grosso avrebbe detto “di aver lavorato tanto con il suo staff e che spesso si sono sentiti molto soli“.
Ciò che resta sono le macerie di un fallimento su tutta la linea:
“Un fallimento abbastanza clamoroso e traumatico che lo ha visto perdere quasi un occhio in una serata da incubo a Marsiglia. Grosso ha cambiato costantemente opzioni da una partita all’altra, e anche durante l’intervallo, dando l’impressione di sbattere contro il muro ogni volta che provava una soluzione, ha perso rapidamente credito“.
Adesso però i giocatori non hanno più alibi.