Non ha subito reti in tre delle ultime quattro partite, ieri ha vinto lo scontro salvezza col Granada. Tanti, però, i problemi in attacco
Rafa Benitez sta facendo un ottimo lavoro al Celta Vigo: nonostante le difficoltà dei primi mesi, la partenza estiva di Gabri Veiga che era il loro gioiellino, le tante sconfitte (complici anche un po’ di torti arbitrali), i calciatori e la dirigenza sono entusiasti di lui e dei suoi metodi di lavoro. Ieri il Celta ha battuto 1-0 il Granada in un importante scontro salvezza e ha raggiunto a 13 punti il terzultimo posto in compagnia di Cadice e Siviglia. È nel gruppone in cui una retrocederà, il gruppone comprende anche Maiorca (14), Villarreal e Alaves (16).
Relevo scrive:
“I numeri dimostrano che il lavoro maniacale di Rafa Benitez al Celta Vigo è giusto; i giocatori e i dirigenti approvano la solidità che la squadra ha acquisito, che è una delle priorità dell’allenatore. Il tecnico è rimasto soddisfatto dopo la vittoria del Celta contro il Granada (1-0) in una partita fondamentale. I tre punti consentono, almeno per ora, alla squadra di Benitez di uscire dalla zona retrocessione. Dal suo arrivo in città, una delle ossessioni dell’allenatore è stata quella di far sì che la sua squadra fosse solida in difesa; quattro partite, tre clean sheets. È vero che ci sono ancora tanti problemi nella fase offensiva, ma l’allenatore era stato chiaro da tempo che era essenziale rafforzare la difesa per iniziare a prendere punti. I giocatori credono nell’idea di gioco del loro allenatore, c’è unità nello spogliatoio e considerano Benítez l’uomo ideale per guidare il progetto; questa settimana, il nuovo presidente Marián Mouriño lo ha definito proprio così e non ha esitato a smentire qualsiasi voce che mettesse in dubbio il suo futuro sulla panchina del Celta”.
LA SUA PRESENTAZIONE AL CELTA:
«Non è stato un grande sforzo convincermi, è stato abbastanza facile. Luis Campos mi ha spiegato il progetto ed era quello che stavo cercando. Il mio obiettivo è sempre stato quello di competere per i titoli e non è stato facile, il secondo obiettivo che avevo era un progetto. Quello che mi hanno spiegato Campos e Marián Mouriño era quello che stavo cercando. L’idea è quella di competere dal primo momento, controllando tutto ciò che facciamo a livello sportivo ed economico. I tifosi chiedono sempre di più, ma la verità è che devi lavorare in un certo mercato. Non vengo qui per dare lezioni su niente, ma per imparare e migliorare il club in tutte le aree possibili. Non sono facile da accettare, mi piace competere per vincere, ma so qual è la situazione e ora lavoreremo per competere in ogni partita, poi vedremo altri obiettivi a lungo termine. Ci sono molte cose che sono state fatte bene».