Anziché vantarcene, puntando lo zoom sul cambio di immagine del calcio Napoli negli ultimi anni, ne facciamo una questione di principio rumorosamente molesta
In questa epoca di pazzi ci mancavano solo gli idioti del clamore, quello scaturito da un like di Victor Osimhen ad un ragazzo tifoso che gli porgeva gli auguri per il compleanno ed ovviamente lo invitava a giocare per la sua squadra del cuore.
Happy birthday Victor Osimhen, pls come and rescue Chelsea soon 🥺🙏🏾 pic.twitter.com/Jo69J1fN5b
— Ó.G.B (@OGBdeyforyou) December 29, 2023
Che sarà mai? Qui si rasenta il patetico, il gusto di massacrare, giusto per farlo, un calciatore per sfogare la frustrazione dei mancati risultati.
Siamo seri e preoccupiamoci perché questo modo di fare rende tutto davvero molto triste.
La risonanza data dai media ai cuori del calciatore nigeriano è stucchevole e ci ricorda che solo da queste parti si ha una totale devozione per la mistificazione delle notizie, per la narrazione tossica, per l’inquinamento delle prove per poter celebrare processi sommari.
Al Chelsea sognano Osimhen
“Victor vieni a salvarci” Un’invocazione, una preghiera. Anziché vantarcene, puntando lo zoom sul cambio di immagine del calcio Napoli negli ultimi anni, ne facciamo una questione di principio rumorosamente molesta. Qualche anno fa eravamo noi a sognare calciatori dei top team europei ed ora che gli altri desiderano i nostri, ci offendiamo, ci arrabbiamo, allestiamo patiboli sulle piazze dei social.
Un assist ai cacciatori di teste, a quelli della notizia a tutti i costi, ai romanzieri del pallone che hanno subito preparato valige e biglietto destinazione Londra al nigeriano. Al Chelsea sognano Victor come noi abbiamo sognato Drogba, tutto è cosi maledettamente naturale, tutto è cosi dannatamente ovvio che si fa fatica a credere che ci si possa montare su una polemica.