34 versus 38. E la metà dei gol li ha incassati con Mazzarri in panchina. Il Napoli ha l’undicesima difesa del campionato.
A neanche metà stagione il Napoli ha già subito quasi gli stessi gol dell’anno scorso (ne mancano 4). È un dato impressionante, la fotografia più impietosa dello stato di sbandamento in cui ormai si è avvitata la squadra ancora campione d’Italia.
Il dato secco è il seguente. In questa stagione il Napoli ha giocato 24 partite (tra campionato, Champions e Coppa Italia) e ha subito 34 gol.
Lo scorso anno, il Napoli di Spalletti giocò 49 partite (ossia il doppio) e al termine della stagione il conto delle reti subite si fermò a 38.
In pratica mancano quattro reti per pareggiare i numeri dell’anno che è passato. Con una sottile differenza: c’è ancora mezza stagione da giocare.
Il Napoli è l’undicesima difesa del campionato
Questi sono i dati aggregati. Poi ci sono quelli scorporati.
In Serie A il Napoli ha la undicesima difesa. Ha incassato 21 reti in 17 partite. Meglio degli azzurri hanno fatto: Inter (7), Juventus (11), Bologna (12), Torino (17), Lazio (18), Monza (18), Fiorentina (18), Roma (19), Atalanta (20) e Milan (20),
Peggio invece: Lecce, Genoa, Frosinone, Sassuolo, Verona, Udinese, Cagliari, Empoli, Salernitana.
In tutto il campionato scorso il Napoli ha subito 28 reti (oggi siamo a 21). Alla 17esima giornata la squadra che poi sarebbe diventata campione d’Italia aveva incassato 13 gol.
Notevole anche la differenza in Champions. Lo scorso anno la squadra di Spalletti chiuse il girone (contro Liverpool, Ajax e Rangers) con 4 gol subiti. Stavolta con nove gol incassati, di cui sette dal Real Madrid. Le altre due squadre del girone sono state Braga e Union Berlino.
Vanno a completare il quadro negativo le quattro reti incassate in Coppa Italia contro il Frosinone.
Volendo poi differenziare tra Garcia e Mazzarri: dei 34 gol totali, Mazzarri ne ha subiti 16 cioè quasi la metà. Eppure il Napoli con Mazzarri ha fin qui disputato appena otto partite di cui cinque in campionato. Garcia ne ha subiti 18 (di gol) ma in 16 partite.
Il Napoli ancora alle prese con la sostituzione di Kim
Insomma non solo la fase difensiva del Napoli è pessima ma il cambio di allenatore ha addirittura peggiorato la situazione. E nemmeno di poco. La campagna acquisti estiva al momento è stata largamente insufficiente. Pensare di sostituire Kim con Natan è stata un’operazione a dir poco avventata, certamente autolesionistica. Adesso il club sta cercando di correre ai ripari, non sappiamo con quali esiti. Kim al Bayern è il secondo calciatore più utilizzato da Tuchel. Al di là di qualche esternazione di Matthäus (che a Napoli è stata frettolosamente considerata come un fallimento del calciatore sudcoreano), in realtà il difensore è un punto fermo dei bavaresi che sono secondi in classifica con una sola sconfitta in campionato, oltre che qualificati in Champions con cinque vittorie e un pareggio.
Ma che Kim sarebbe mancato al Napoli, era noto. Il punto era ed è riuscire a limitare i danni rimpiazzandolo nel miglior modo possibile. Cosa che fin qui non è avvenuta.
Non è solo l’assenza di Kim in sé. La sua partenza ha evidenziato le lacune di Rrahmani che si è rivelato è un’ottima spalla al fianco di primattori quali Koulibaly e il sudcoreano ma che ha palesato limiti evidenti quando c’è stato da condurre il pacchetto difensivo. Di Natan si è già detto. Non va dimenticato il calo di Di Lorenzo che evidentemente mostra il bisogno di tirare il fiato dopo tanti anni a tirare la carretta. Senza trascurare che la fase difensiva ovviamente non riguarda solo la difesa.