Anche il quarto posto è a rischio. L’assenza di Kim si sente. È una sconfitta figlia di molte cause
Cesare – Caro Guido sconfitta del Napoli che fa male. Demolisce i sogni di chi pensava che battendo l’Inter si potesse rientrare nella lotta scudetto. E invece volendo stare ancorati alla realtà si potrebbe dire che, essendo l’obiettivo del Napoli il quarto posto, non sono queste le partite da vincere ma quelle contro le dirette concorrenti.
Guido – Cesare condivido la tua saggia e pacata rassegnazione. L’Inter è una squadra fortissima che anche con una difesa incerottata (costretta addirittura a giocare con due terzini riserve, Darmian e Carlos Augusto che normalmente fanno i quinti nel 3-5-2, a centrali) si è dimostrata cinica, solida e con alcune grandi individualità come ad esempio Çalhanoğlu e il portiere. Eh si il portiere. E’ la classica partita dove ti viene da dire che a portieri invertiti il risultato poteva essere differente. Infatti da un lato 2-3 miracoli di Sommer e dall’altro le incertezze di Meret. Che, oltre ad essere in ritardo sul primo gol e inadeguato sul terzo, dà sempre un senso di incertezza ad una difesa già in difficoltà. Non vorrei che anche lui scontasse l’inadeguatezza della preparazione atletica. Oltre ad essere coinvolto in una crisi involutiva che riguarda l’intero reparto difensivo.
Cesare – Secondo me vanno fatte molte considerazioni e definirei questa sconfitta a “genesi multifattoriale”, non possiamo cioè individuare una sola causa o un solo colpevole. Oltre ai grandi meriti dell’Inter di cui hai già parlato e su cui concordo, una delle cause è legata alla gestione post-scudetto. Purtroppo è stato distrutto un giocattolo vincente. Si sono lasciati andare via Spalletti e Giuntoli. Penso che il fatto che un allenatore e un Direttore Sportivo che insieme dopo una grande vittoria decidono di andare via invece di aprire un ciclo, non abbia precedenti. La domanda del perché siano andati via se la saranno fatta sicuramente in primis i principali potenziali sostituti di prima fascia. E quindi quelli bravi a Napoli non sono voluti venire e il Presidente, pensando che poi alla fine i partenti non fossero stati così determinanti e risparmiando un bel po’ di soldini, ha preso un allenatore inadeguato e presuntuoso che ha portato avanti la “distruzione” (tecnica, atletica, ambientale) della squadra. Poi dal punto di vista della comunicazione eviterei certe esternazioni con messaggi trasversali a giocatori e procuratori, federazione, Uefa etc, non è il caso di evitarle prima delle partite, almeno quelle importanti? E qui mi riferisco al rinnovo di Kvara a cui ha chiaramente è stato mandato a dire nel pre-partita che ha ancora 4 anni di contratto e che quindi è ben pagato così (!).
Guido – Cesare certamente prendere Garcia e non prendere un sostituto di Kim già pronto per il massimo campionato sono stati errori. E li ammette anche il Presidente. Questo però non può in una furia iconoclasta diventare un gioco al massacro dimenticando che oltre agli errori ci sono anche i meriti. Io comincio a chiedermi ma per caso quello dell’anno scorso non è stato un autentico miracolo favorito da una molteplicità di fattori (campionato in due fasi, pochi giocatori impegnati al mondiale a differenza delle altre grandi, imprevedibile simultanea esplosione di Kim e di Kvara oltre al gran lavoro di Spalletti e Giuntoli), mentre il vero Napoli è quello di quest’anno. Insomma adelante con giudizio. Per quanto riguarda la partenza di Giuntoli e Spalletti credo che il presidente sia stato colto alla sprovvista. Più che di due errori del presidente francamente parlerei di tradimento da parte di due soggetti che hanno dato molto alla società ma che hanno ricevuto moltissimo dalla società.
Cesare – Caro Guido ma i meriti del Presidente per la vittoria dello scudetto sono chiari e nessuno li potrà mai negare e dimenticare. Le mie osservazioni sono relative alla gestione post-scudetto. Poi passiamo tra le colpe alle difficoltà del Napoli. Non ha al momento un terzino sinistro ed è costretto in quel ruolo a giocare con un centrale. Meglio Natan di Juan Jesus ma la mancanza di un giocatore di ruolo si vede perché manca chiaramente il supporto in fase di costruzione a Kvara che ne sta risentendo. Osimhen è stato volenteroso ma chiaramente è in ritardo e non ha ripreso la forma che aveva prima del lungo infortunio, ed in campo si vede. A questa difesa dell’Inter, se in forma, avrebbe dato ben altri problemi. Inoltre c’è da considerare l’apporto non pervenuto dai nuovi acquisti che si stanno dimostrando almeno al momento, al di là del comunque non entusiasmante Natan, dei comprimari da inserire per piccoli spezzoni di partita e non quelli in grado di cambiare l’inerzia della partita. E poi bisogna parlare dell’arbitro.
Guido – Eh si qualcosa sull’arbitraggio va pur detto. Il calcio si sa, è fatto di episodi che ti possono cambiare le partite. Poi figurati l’arbitro può annullare il primo gol per netto fallo su Lobotka ad inizio dell’azione e può dare un solare rigore su Osimhen sull’1-1, e l’Inter vincere lo stesso. Ma l’avrei voluto vedere! E sul rigore non dato da Oshimen circola un filmato, che è quello dato velocemente una sola volta da Dazn ( e non commentato dai telecronisti) alla fine di tutte le riprese sull’episodio, dove dalla giusta inquadratura è chiaro non solo che Osimhen è in anticipo e prende lui la palla e il calcione dell’interista. E come al solito ci interroghiamo sull’arbitro e soprattutto sul VAR e possiamo dire chiaramente questa volta che l’arbitro ha condizionato il risultato.
Cesare – Per Mazzarri (altro “fuori dal giro” riciclato ma forse qui non si poteva fare meglio a campionato in corsa) non vedo invece particolari responsabilità e anzi devo dire che il Napoli ha affrontato la partita con il piglio giusto, ha fatto un gran primo tempo. Per lunghi tratti di partita ha messo l’Inter sotto ma poi purtroppo è andata come sappiamo. Adesso bisogna recuperare energie e serenità perché tra pochi giorni ci aspetta una sfida difficile a Torino con la Juve. Poi ci sarà da regolare la questione Champions con il Braga per passare tranquilli il girone di Champions. E poi si deve continuare a lavorare e a pensare che anche il 4 posto è difficile da raggiungere e che si deve lottare per quello dimenticando cosa è accaduto l’anno scorso.
LE SENTENZE
Meret- Cesare: scarso; Guido: incerto
Di Lorenzo- Cesare: sufficiente; Guido: così così
Natan- Cesare: volenteroso; Guido: discreto
Rrhamani- Cesare: mediocre; Guido:discreto
Ostigard- Cesare: sufficiente; Guido: sufficiente
Anguissa- Cesare: sufficiente; Guido: buono
Lobotka- Cesare: sufficiente; Guido: al di sotto dello standard
Elmas- Cesare: buono; Guido:buono
Politano- Cesare: buono; Guido:ottimo
Osimhen- Cesare: in ritardo; Guido:nullo
Kvara- Cesare: modesto; Guido: deludente
Raspadori- Cesare: non pervenuto; Guido:s.v.
Zerbin- Cesare: s.v.; Guido:s.v.
Lindstrom- Cesare: non pervenuto; Guido: s.v.
Zelinski- Cesare; non pervenuto: Guido: s.v.
Mazzarri- Cesare: sufficiente; Guido: buono