Il presidente del Barça: «Non sono un presidente invadente, ognuno deve sapere qual è il suo ruolo nel club. Xavi ha tutta la mia fiducia».
Il Barcellona non sta vivendo un periodo semplice, complici gli ultimi risultati deludenti della squadra in campionato e in Champions (nonostante i blaugrana si siano qualificati come primi nel girone e incontreranno il Napoli agli ottavi). Il presidente Joan Laporta ha parlato del tecnico, Xavi:
«Ha tutta la nostra fiducia e se lo merita. Quando dai fiducia a una persona, dà il meglio di sé. La fiducia che abbiamo in Xavi è totale. A parte la sua esperienza, è un grande allenatore, ma ha anche la virtù di essere una persona resiliente, che protegge i suoi giocatori, il che la dice lunga a suo favore».
Ancora:
«Non sono un presidente che va negli spogliatoi ogni giorno o va ad ogni allenamento. Sono sempre d’accordo con l’allenatore. La distribuzione dei ruoli è molto importante e ognuno assuma il proprio. I giocatori devono competere per vincere; l’allenatore deve allenarli per fare una squadra competitiva. In passato è già successo che i ruoli sono stati cambiati ed è finita che i calciatori sono andati via. Quelli che hanno preso le redini del club ne hanno subito le conseguenze, un’eredità disastrosa e questo è ciò che non può essere fatto. Tutti devono sapere qual è il loro ruolo. Non sono un presidente molto invadente. Mi piace il calcio, mi piace che mi parlino».
Le conseguenze delle sconfitte:
Laporta: «Ci sono sempre delle conseguenze nel perdere. Se non vinciamo titoli in questa stagione, dovranno essere prese decisioni. Siamo in corsa in tutte le competizioni. Aspiriamo a vincere tutte le competizioni. Ora abbiamo la Supercoppa e inizieremo la Coppa del Re».
Sulla rosa:
«Pedri o De Jong hanno avuto lunghi infortuni, sono due giocatori che ci fanno avere controllo della palla. Questa squadra, che è migliore di quella dello scorso anno, non ha ancora alzato il livello che tutti ci aspettiamo. Già recuperando questi giocatori, stiamo recuperando il livello e il nostro modo di giocare sta diventando di nuovo chiaro. Se riusciamo ad avere un buon fair play finanziario, l’idea è quella di avere un centrocampista a gennaio che compensi in qualche modo la perdita di Gavi. Sarebbe un prestito fino alla fine della stagione. Cancelo e Felix? Con l’agente dei giocatori e i due club con i quali abbiamo un buon rapporto stiamo già trattando in modo che le operazioni di trasferimento siano concluse. Vediamo come si evolve».
Sulla Superlega, Laporta ha dichiarato:
«Se accade, la prima cosa che dobbiamo fare è iniziare a dialogare con la Uefa. La Uefa dovrebbe avere l’opportunità di partecipare a questa nuova competizione. La velocità del progetto dipenderà da questo dialogo, ma in uno o due anni potremmo farlo partire».