La squadra di Gasperini aggancia la Fiorentina e si porta a un punto da Napoli e Roma. Milan terzo con 5 punti più avanti. Restano Bologna e Lazio
L’Atalanta batte il Milan, bagarre Champions: sette squadre per due posti.
La squadra di Gasperini torna alla vittoria: 3-2 al Milan al termine di una partita emozionante, con molti ribaltamenti e anche un bel po’ di errori. Per l’Atalanta doppietta di Lookman, per il Milan il primo pareggio è di Giroud, il secondo di Jovic. Poi, nel finale, col Milan in dieci per espulsione di Calabria (doppia ammonizione) splendida rete di Muriel.
La vittoria dell’Atalanta avvicina i bergamaschi al quarto posto e allontana il Milan dalla coppia di testa.
A questo punto in vetta è come se ci fossero due campionati: la lotta a due per lo scudetto tra Inter e Juventus e il mischione Champions con sette gare che lottano per due posti (a meno che l’Italia non riesca a ottenere anche il quinto posto per la prossima Champions).
Il Milan resta al comando di questa speciale graduatoria con 29 punti,
seguono per ora Napoli e Roma a 24 (ma la Roma deve ancora giocare)
la Fiorentina e l’Atalanta a 23 (i viola giocano domani all’Olimpico contro i giallorossi di Mourinho)
il Bologna a 22
la Lazio a 21. Lazio che per fortuna oggi ha pareggiata 1-1 a Verona.
QUESTO NAPOLI RISCHIA DI RESTARE FUORI DAL CALCIO CHE CONTA (BARBANO)
Questo Napoli rischia di restare fuori dal calcio che conta. Lo scrive Alessandro Barbano condirettore del Corriere dello Sport nel commento alla vittoria della Juventus per 1-0 sulla squadra di Mazzarri.
Bisogna guardarsi in faccia e parlarsi chiaro. Questa squadra rischia di restare fuori dal calcio che conta, trasformando lo scudetto in un azzardo pagato troppo caro. C’è bisogno di un ottimo psicologo motivatore, che ricostruisca le ambizioni azzurre con il realismo che la classifica e il gioco fin qui visto impongono, e prepari la squadra a prendersi ciò che le spetta, cioè a salvare il salvabile. Al punto in cui si è giunti sarebbe un ottimo risultato.
C’è un evidente deficit di preparazione, che si salda a un’evidente crisi di fiducia. È un Napoli delle passioni tristi, che soffre e fatica, ma non si diverte a giocare, non si esalta negli scambi veloci, non trova la lucidità dell’ultimo passaggio, non ha il baricentro giusto del tiro. Se vuoi capire qual è la condizione psicofisica di una squadra, ti basta vedere quante palle i tiratori appendono al cielo da buona posizione. Il Napoli ha dato prova ieri con Lobotka e Kvara che il suo baricentro fisico e mentale semplicemente non c’è.