A Le Parisien il presidente FifPro: «Troppo calcio uccide il calcio. I diritti tv non si vendono. È a rischio la salute fisica e mentale dei giocatori»
La Fifa ha annunciato il nuovo formato del Mondiale per club per il 2025; sarà una competizione a 32 squadre, con otto gruppi formati da quattro club e si svolgerà tra il 15 giugno e il 13 luglio. Il presidente della FifPro (Federazione internazionale dei calciatori professionisti, ossia il sindacato mondiale dei calciatori) David Terrier è stato intervistato da Le Parisien sulle nuove modalità del torneo.
Come ha reagito alle nuove modalità del Mondiale per club con il desiderio della Fifa di creare una competizione su larga scala?
«C’è fastidio, ovviamente, ma questa non è una sorpresa. Dimostra come viene gestito il calcio. Più partite, più competizioni, a scapito degli attori principali e senza consultarsi con loro. Sono i giocatori che fanno le partite, giusto? Penso che tendiamo a dimenticarcene. Il calendario era già pieno di impegni. Questa è l’ultima stangata».
Per capire, quali conseguenze può avere la sequenza così ravvicinata delle partite sui giocatori?
«La prima reazione dei tifosi è quella di dire: “Vengono pagati per questo”. È normale. Sì, ma sono pagati per fare il loro lavoro in condizioni accettabili. Basta guardare alcuni studi sulla salute fisica dei giocatori per vedere che qualcosa non va. Il numero di infortuni e la loro gravità sono aumentati in modo significativo dalla Coppa del Mondo 2022. Proprio ieri, abbiamo visto David Alaba, la stella dell’Austria, rompersi il crociato. Con questo Mondiale per club saliremo a quasi 80 partite a stagione. Secondo i medici, questo non è possibile per un corpo normalmente costituito. E qui, i tifosi capiranno perché i migliori giocatori delle varie squadre saranno assenti per infortunio o semplicemente non saranno al 100%.
Per non parlare del problema psicologico, meno conosciuto perché i giocatori non hanno ancora il coraggio di parlarne. Raphaël Varane ha toccato un po’ l’argomento. Ad un certo punto, un giocatore di alto livello non può avere queste pressioni ogni tre giorni. Con questa competizione da metà giugno a metà luglio, stiamo sottraendo loro tre settimane consecutive di riposo obbligatorio. Risultato: i migliori giocatori avranno una vacanza molto breve e dovranno saltare le prime giornate di campionato, o riprendere troppo in fretta. La salute fisica e mentale dei calciatori non è una priorità per la Fifa».
Come lo interpreta?
«I giocatori sono pedine utilizzate per scopi politici, vale a dire la creazione di nuova ricchezza. Questa nuova competizione è istituita perché la Fifa decide per motivi politici di soddisfare la maggior parte delle persone e portare denaro extra».
Queste nuove ricchezze non possono giovare a tutti?
«No. Lo schema è abbastanza semplice. Troppo calcio uccide il calcio, e può anche uccidere l’economia del calcio. Perché i diritti tv nazionali in Francia non sono più vendibili? Perché ci sono troppe partite. Il calcio è uno schema piramidale. L ‘1% in cima a questa piramide ne beneficia. Il Psg è uno di questi, e fortunatamente per la Francia, abbiamo un rappresentante al vertice. Ma dietro, l’altro 99%, sta soffrendo. I campionati nazionali sono una vittima collaterale di queste nuove competizioni con i diritti televisivi. E il calcio amatoriale dipende anche da questi diritti. In breve, la piramide sta crollando, ma la Fifa non se ne rende conto».