In conferenza su Berardi: «Lui lo amo e lo odio. È un grande giocatore, ma quel profilo di comportamento in campo non mi piace. Se fosse un mio giocatore non mi piacerebbe per niente»
Mourinho: «Mi preoccupano l’arbitro e il Var, siamo stati spesso sfortunati»
Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita con il Sassuolo, che si terrà domani alle 18:00 al Mapei.
Il tecnico della Roma ha lanciato una frecciata alla designazione arbitrale (Marcenaro, con Di Bello al Var):
«Mi preoccupa l’arbitro, lo abbiamo avuto tre volte come quarto arbitro e non penso abbia la stabilità emozionale per partite di questo livello. È una partita super importante per noi, non mi lascia tranquillo il profilo dell’arbitro e nemmeno chi è al Var: con lui abbiamo avuto spesso sfortuna… Vedrete che sicuramente domani con Marcenaro, Mancini prenderà un giallo dopo 10 minuti e salterà la Fiorentina»
Mourinho ha espresso anche la sua opinione su Berardi:
«È una buona squadra con un buon allenatore, poi giocano una partita a settimana. Hanno qualità e spesso andiamo in difficoltà con loro, sarà una gara difficile. Poi c’è Berardi, un giocatore fantastico, lo amo, ma bisogna avere rispetto per gli avversari. Quello che fa lui è troppo, esagera nel prendere in giro gli altri, per prendere i gialli, i doppi gialli… Io lo amo e lo odio. È un grande giocatore, ma quel profilo di comportamento in campo non mi piace. Se fosse un mio giocatore non mi piacerebbe per niente».
Sulle dichiarazioni fatte post partita di Europa League, quando aveva definito alcuni dei suoi calciatori superficiali:
«È una perdita di tempo se pensate che dico qualche nome dei giocatori a cui mi riferivo. Oggi ho parlato con la squadra, quando c’è empatia e amore è più facile tornare alla situazione normale dopo aver detto certe cose. Continuo a pensare quello che penso, ma il rapporto è molto buono. Andremo a Sassuolo a vincere una partita che mi fa paura per diversi motivi».
Sul potenziale della sua rosa:
«La mia squadra senza infortuni è una squadra che può lottare, però senza Smalling è dura, senza Smalling una partita è dura, senza di lui 3 mesi… metti due di più. Se lui non rientra fino a fine dell’anno solare, lui non fa 68 allenamenti! Uno che non fa 68 allenamenti, anche se torna il 31 dicembre prima della Cremonese torna a fare che? A giocare? No, ad allenarsi. Non è che con 2-3 giorni torni ai suoi livelli, voi vedere le foto con Kumbulla ma fa riscaldamento e un piccolo esercizio specifico e poi è fuori. Kumbulla e Smalling stanno fuori, Ndicka è venuto qua molto bene, ben fatto da Tiago Pinto, ma ricordo le sue parole perché mi ha detto “è perfetto per la panchina e per crescere con te”, ma è diventato titolare. Cristante poi lo devo arretrare, siamo in difficoltà lì».