Un gruppo di buona volontà e grande entusiasmo, troppo poco per fare il mercato della squadra campione d’Italia dopo 33 anni
Napoli, mercato affidato a un management improvvisato: da De Laurentiis allo scouting. Lo scrive Antonio Corbo sull’edizione napoletana di Repubblica.
La pesantissima vittoria dell’Inter, per gli effetti in classifica e per la credibilità di candidata allo scudetto, diventa rotonda con il terzo. Un disastro nel risultato che con il passare dei minuti sembra scolpito nel marmo. Il divario è proprio nella velocità di riparare i guasti. L’Inter vi riesce subito montando una difesa che non sembra affatto d’emergenza.
Squadra solida anche nei ricambi.
Stavolta non c’è Rudi Garcia. È stata una puerile illusione pensare che la faccia torva da commissario speciale del presidente in ritiro bastasse a migliorare la guida di Garcia, annullandone il puntiglioso orgoglio. Non poteva elevare la sua capacità di raddrizzare una squadra sbagliata. Un Napoli uscito più debole dal mercato.
Affidato purtroppo ad un management improvvisato. Dal presidente all’amministratore, dall’uomo dello scouting al direttore sportivo assunto tardi.
Un gruppo di buona volontà e grande entusiasmo, troppo poco per fare il mercato della squadra campione d’Italia dopo 33 anni.
Meluso: «Mazzarri non è venuto per evitare dichiarazioni che potevano creare qualche problema. Siamo molto scontenti,
A Dazn: «A Napoli si poteva mettere in conto di soffrire. Dovevamo alzarci ancora di più. Il Napoli più lo si tiene lontano dall’area e meglio è».
«L’arbitro Massa e il Var sono incappati in una giornataccia. Il primo gol era fortemente viziato da un fallo su Lobotka che era evidente e meritava intervento immediato dell’arbitro. Il secondo episodio che ci ha visti penalizzati oltre modo è il rigore su Osimhen. Quando ti prendono il tendine d’achille vai giù, questo è un fallo che andava sanzionato. Non facciamo dietrologia, non siamo complottisti, non crediamo che ci siano altri motivi oltre a una brutta giornata.
Il primo gol ci ha creato condizione psicologia negativa. Sono rimasto sconcertato da queste decisioni non prese. Non vogliamo accampare scuse, faremo anche una disamina tecnica su quel che non è andato. Io ne ho visti dare tanti di rigori così, ci vuole uniformità di comportamenti. Abbiamo una classe arbitrale tra le migliori del mondo, se non la migliore. Oggi ci sentiamo troppo penalizzati».
«Il rammarico è voler puntare l’attenzione su questi episodi negativi, ottima partita soprattutto il primo tempo. Il secondo tempo siamo stati condizionati anche. livello psicologico. Con Mazzarri stiamo ritrovando equilibrio che ultimamente avevamo perso, senza voler gettare la croce su Garcia. Scusate se sono ripetitivo, questi episodi hanno inciso fortemente sul risultato».
Marelli: «Anche secondo me quel fallo andava fischiato. Il Var non poteva intervenire. Doveva intervenire Massa. Sul secondo episodio, sul rigore, Massa è nella posizione giusta per decidere».
Milito: «La prima ci sta che può essere fallo, il rigore non mi sembra».