Mazzarri evita un brutto esaurimento a tutti. E se Walter trasformasse Natan in un terzino coi fiocchi? Modello Zuniga
Le pagelle di Napoli-Braga 2-0 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.
MERET. L’imperativo del duce Aurelio era vincere, almeno stasera, e così è stato per fortuna. Eppure, nonostante tutto, Ilaria, i modesti lusitani le loro opportunità per segnare le hanno avute e pure da subito, quando al 4’ Bruma che la spara fuori. Il resto sono soprattutto le parate del giovane Meret, con il sostegno in un’occasione di San Palo, sempre sia lodato (stucchevole, lasciami dire, il dibattito sul presunto volo a uso dei fotografi sul tiro di Horta, l’ennesima dimostrazione che commentatori e giornalisti sportivi non sanno di che parlare) – 6,5
Una gran parata e di puro istinto, la sua. Mi è sfuggito il dibattito sul volo, ma se Meret avesse la malizia di lanciarsi ad uso dei fotografi non sarebbe tacciato di essere algido e incapace di fare reparto, credo. Godiamoci la partita a rete inviolata – 7
DI LORENZO. Decisivo due volte, sia nell’offesa sia nella pugna difensiva. La prima è la rimessa da cui origina la sciagurata autorete del turco biancorosso. Indi s’immola su un tiraccio del solito Bruma al 70’ – 6,5
Per tutto quello che hai detto merita almeno mezzo voto in più – 7
RRAHMANI. Dalle maglie larghe a quelle strette, almeno in questo la difesa è migliorata come promesso dall’Orologiaio Matto. Un progresso evidente sui traversoni dei lusitani. Con la palla a terra, invece, le solite difficoltà a sventare o arginare. Però stasera è festa e sono todos suficientes – 6
Il Braga certo non brilla per forza e scaltrezza, ma Amir finalmente è attento e ordinato – 6
JUAN JESUS. Viviamo tempi tolkeniani e Giovannino è stato meno pellegrino del solito – 6
Di Juan Jesus mi piace la maturità, unita all’esperienza, la correttezza. Tiene a bada gli avversari con educazione e concentrazione e persino quando esce per il problema al fianco saluta tutti, compagni e non. Una bella immagine – 6
OSTIGARD dal 72’. Più veloce e pimpante di Giovannino ma per Walter II i titolarissimi, ahinoi, sono una patologia atavica – 6
Pensavo alla stessa cosa mentre inquadravano Ostigard a bordocampo e il povero Simeone che avrebbe dato l’anima per giocare. Ostigard deve ringraziare il fianco di Juan Jesus… – senza voto
NATAN. Destinazione Paradiso, stasera, per il palindromo brazileiro: merito di due discesoni mai visti in precedenza con Real, Inter e Juve. E nella seconda traversata a sinistra, dopo aver superato il quasi quarantenne Fonte (il compleanno è tra dieci giorni) ha pure indovinato il servizio vincente per il neo Pallone d’oro africano. La mia testa sotto i suoi piedi ma forse neanche l’Imperatore che l’ha comprato immaginava che potesse funzionare più da terzino che da centrale – 6,5
La prima discesona l’ha fatta che non erano passati nemmeno tre minuti dal fischio di inizio. Un momento epico purtroppo distrutto da un cross totalmente sbagliato a chiusura dell’azione. Ma si era capito subito che non si trattava del solito Natan e lo ha dimostrato in occasione del gol di Osimhen. Bravissimo ad alzare la testa e a vedere Victor arrivare. Mi piace pensare che Mazzarri possa trasformarlo in un terzino con i fiocchi: del resto Walter ha avuto tra i suoi giocatori Zuniga, non lo dimentichiamo – 7
ANGUISSA. Andando alla sostanza del reale, il Napoli finisce sempre per riflettere il passo del possente Zambo. Che stasera è alquanto flemmatico. Per dirla con Goethe: senza fretta ma senza tregua. Al 65’ accade però che la flemma diventi accidia e Anguissa si trangugia una facile opportunità, faccia a faccia con il pipelet lusitano, per fare il tre a zero – 6
Nonostante la flemma, in alcune occasioni sfodera giocate assai eleganti. Peccato per l’occasione gol – 7
LOBOTKA. I partitoni sono finiti, deo gratias, e finalmente anche Lobo può respirare di più. Il copione resta lo stesso, tra impostazione, recuperi, palleggio e anche vari palloni verticali, ma l’amato Stan non ha più le angosce patite praticamente da solo lì in mezzo nelle ultime tre partite – 6,5
Non è che avesse davanti un Braga chissà quanto organizzato, dobbiamo dire, ma tutto fa brodo. Ha gestito, recuperato e impostato in tranquillità – 6,5
GAETANO dal 69’. Non mi aspettavo che l’Orologiaio Matto lo facesse entrare. Sono convinto che sotto sotto il redivivo Mazzarri muoia dalla voglia di far giocare Demme, in cui potrebbe rivedere gli antichi splendori di Gargano – senza voto
Mi sono chiesta anche io come mai lo abbia fatto entrare, ma poi ho lasciato spazio alla felicità di vederlo in campo e non ci ho pensato più – senza voto
ZIELINSKI. Anche i suoi improvvisi bagliori sono all’insegna della flemma di cui parlavo prima. L’esempio principe è la palla gol avuta al 31’ – 6
Piotr è stanco e ancora non si è ripreso al cento per cento. Però quanto è bello quando cambia direzione per evitare gli avversari, Fabrizio. Peccato per il gol mancato – 6
CAJUSTE dal 60’. Mezzora e passa di puro gestionismo condominiale – 6
Senza voto
POLITANO. E’ lui che propizia l’autorete del Braga (e che si va ad aggiungere a quella dell’andata). Indi tenta due tiriaaaggirro: eh sì, ormai si merita la laurea ad honorem in Insignite. Sull’altra fascia, però: dalla mattonella di destra al centro e bum. Ironia a parte, Walter II vuole i tiri da fuori e Na-Politano è l’unico che ci prova – 6,5
Uno dei migliori in campo: prova a segnare e a far segnare i compagni. Finché resta in partita dà il massimo che ha – 7
ELMAS dal 60’. E’ in quella fase, non nuova, che vuole dimostrare il suo talento a tutti i costi, ma anche stasera non sfonda – 6
Troppa ansia di cercare la gloria – senza voto
OSIMHEN. Un gol streuso di piede e piede, con la pelota che arriva per inerzia in fondo alla porta. Ma l’importante era segnare soprattutto per stroncare il populismo anti-africano pronto ad attaccarlo per la sua trasferta da neo Pallone d’oro del continente nero – 7
Un gol streuso e caracollante, è vero, ma esattamente quello che deve fare un attaccante sotto porta: segnare in qualsiasi modo, ma buttarla dentro. Lancia in porta pure Anguissa che però sbaglia – 7
RASPADORI dal 69’. Mira el movimiento, Ilaria. O no? – 6
Senza voto
KVARATSKHELIA. Il gol divorato con la Juve gli è rimasto dentro e si vede. Si vorrebbe liberare di questo mostro e ci prova tante volte. Invano. Ma la ricostruzione mazzarriana adesso promette faville e possiamo solo sperare che il Che Kvara confermi di essere il giovane favilloso – 6,5
Meraviglioso da guardare, peccato che tenta di dribblare pure i pali della porta e le zolle del campo ed esagera vanificando la bellezza che sparge attorno. Gli passerà, ne sono certa – 6
MAZZARRI. Stasera evita un brutto esaurimento a lui, al presidente e a tutti noi. E non è poco. Gli ottavi erano una sorta di minimo sindacale, come la difesa coi denti del titolo. Evaporata la seconda, almeno adesso restano due mesi di fantasie Champions. Il merito principale è che ormai gli sono chiari i difetti di questa squadra distrutta in estate dal duce Aurelio (la difesa in primis e la stitichezza offensiva). Finiti appunto i partitoni ora comincia la normalità. Ma la sua promessa del filotto di vittorie ce la siamo segnata: Cagliari, Roma, Monza, Torino e Salernitana. Con le prime quattro finirebbe il girone d’andata a 36 punti: non è tanto, ma nemmeno poco visto lo strazio di classifica e la lotta per il quarto posto – 6
Io invece quella battuta cerco di dimenticarla ogni volta che vedo Mazzarri in panchina. E, per evitare di attirare la malasorte, ogni volta che mi torna in mente faccio pure gli scongiuri. La paura di assistere al tracollo del Napoli sinceramente non mi è passata. Ad ogni modo, per uscire dalla nottata, sere come quella di ieri fanno un gran bene. Non resta che andare avanti a vedere cosa succederà, se sarà filotto e di cosa. Bello che tu non abbia inserito anche De Laurentiis nel voto a Mazzarri: diamo una speranza a Walterone di risalire, eliminando l’associazione al presidente ottenebrato – 6
ARBITRO VINCIC (SLOVENIA). La subitanea autorete del Braga gli evita una gara tesa e ingovernabile – 6