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Sacchi: «Contro il Braga per il Napoli non dovrebbe essere un’impresa stratosferica»

Alla Gazzetta: «il Napoli torni ad essere un collettivo. Napoli piazza esaltante ma molti giocatori non erano abituati a vincere: serve equilibrio»

Sacchi: «Contro il Braga per il Napoli non dovrebbe essere un’impresa stratosferica»
Napoli's Georgian forward #77 Khvicha Kvaratskhelia looks on during the Italian Serie A football match between Juventus and Napoli, at The Allianz Stadium, in Turin on December 8, 2023. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Arrigo Sacchi, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, parla dell’imminente impegno del Napoli in Champions League, partita che è fondamentale per la formazione di Mazzarri che si gioca il dentro o fuori dagli ottavi

Il Napoli ha bisogno di un punticino contro il Braga.

«Non dovrebbe essere un’impresa stratosferica, ma il Napoli sta vivendo un momento particolare. Ha cambiato l’allenatore, che non ha ancora avuto il tempo di dare la propria impronta alla squadra. Contro l’Inter, nella prima mezz’ora, il Napoli mi era piaciuto molto. Ecco, devono prolungare quella mezz’ora e farla diventare un’intera partita»

Crede che il Napoli possa dire la sua in questa Champions?

«Sì, a patto che ritorni a giocare come una squadra, come un collettivo. Nella passata stagione è stato fantastico, poi qualcosa si è rotto. Non ne conosco i motivi, ma so che molti dei giocatori non erano abituati a vincere e so anche che Napoli è una piazza che ti esalta: serve equilibrio per restare in alto»

Sacchi sulle altre italiane in Champions, a partire dall’Inter:

«Premessa: come visto in campionato contro l’Udinese, l’Inter sta attraversando un ottimo momento di forma. Tutti i giocatori sono in buone condizioni. Però la Real Sociedad è una gran brutta cliente. Sa giocare a calcio, la sua manovra è rapida. Se le dai spazio, se lo prende e ti mette in difficoltà».

La Lazio sfida l’Atletico Madrid per il primo posto nel girone

«L’Atletico è una squadra tosta, che si sa difendere con ordine e riparte in contropiede con elementi rapidi. La Lazio, invece, mi pare avere un rendimento piuttosto altalenante. E’ inevitabile quando non si ha una rosa adeguata al doppio impegno. Però, se azzecca la partita, la Lazio è in grado di fare male all’Atletico e quindi molto dipenderà da come affronterà la sfida: le partite, l’ho sempre pensato, si vincono nelle ore della vigilia, non in campo. In campo si raccolgono i frutti di ciò che si è seminato nella preparazione».

Infine il Milan che spera in un’impresa:

«Intanto che comincino a vincere, poi si vedrà. Certo il Borussia Dortmund dovrà battere il Psg e non sarà semplice, ma la cosa più complicata mi sembra il successo del Milan. La fiducia ce l’ho, ma non vorrei illudermi. Di sicuro non si possono addossare tutte le responsabilità a Pioli. So, però, che quando si comprano soltanto stranieri il processo di ambientamento sarà lungo e faticoso».

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