ilNapolista

Salernitana: Iervolino contestato, evita i tifosi. Salta la festa di Natale (Corrmezz)

Rischia anche Inzaghi. Probabile un nuovo ritiro in settimana. Via a gennaio Mazzocchi (Napoli?) e Dia? Dentro Stefano Sensi

Salernitana: Iervolino contestato, evita i tifosi. Salta la festa di Natale (Corrmezz)
Ci Salerno 27/05/2023 - campionato di calcio serie A / Salernitana-Udinese / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Danilo Iervolino-Chiara Giugliano

Salernitana, contestazione e clima di smobilitazione: salta la festa di Natale. Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno con Carmelo Prestisimone.

Salerno è avvilita, arrabbiata. Nel club la smobilitazione potrebbe non essere lontana. Si valutano candidati per la poltrona di manager, torna il nome del salentino Daniele Faggiano. Anche Inzaghi non è stabile in panchina. Annullata la festa di Natale. Probabile un nuovo ritiro in settimana. Via a gennaio Mazzocchi (Napoli?) e Dia? Dentro Stefano Sensi.

Il clima è pessimo in città, la squadra con i suoi dirigenti domenica sera è stata insultata fuori l’Arechi da 200 tifosi della Curva Sud. Danilo Iervolino, il presidente del club, evita il confronto con i sostenitori e resta nel ventre dell’impianto dove esplodono petardi nei dintorni. Un giocatore come Lovato dopo la sostituzione è uscito mortificato quasi in lacrime dal campo. Candreva nel post gara si è lamentato perché avrebbe voluto lasciare subito lo stadio ma la contestazione dei sostenitori non gli consentiva di mettersi in auto e allontanarsi.

LE ACCUSE DI GIUFFREDI A IERVOLINO IN ESTATE

In un’intervista al Corriere dello Sport, l’agente Mario Giuffredi torna sulla questione Iervolino. Il presidente della Salernitana, ieri, ha attaccato duramente il mondo dei procuratori sportivi.

Cosa ha pensato dopo aver letto l’esposto della Salernitana? Giuffredi:

«Mai capitata una cosa del genere. Forse Iervolino pensa di essere l’astro nascente dell’imprenditoria e che tutto gli sia permesso e dovuto, persino pensare di mettere la museruola agli agenti. Io ho espresso il mio pensiero a proposito dei calciatori assistiti, nessuno mi può togliere la libertà di parola, come agente e come cittadino. Non ci sono strategie dietro le mie dichiarazioni, io parlo sempre apertamente. È offensivo pensare che con le mie
dichiarazioni voglia obbligare qualcuno a fare qualcosa».

Iervolino, dice Giuffredi, avrebbe potuto chiamarlo per parlarne invece che minacciare un esposto.

«Ieri ho invece solo ricevuto un messaggio di De Sanctis… I presidenti pensano di cambiare il calcio con queste
mosse? Impedire agli agenti di parlare danneggia anche la stampa».

La vera questione, dice Giuffredi, è Sepe.

«La vera questione è Sepe, mica Kastanos. Sepe ha tre anni di contratto a un milione e centomila euro e la Salernitana vorrebbe spostarlo. Se poi il club pensa che io non debba fare il mio lavoro… Così come io devo rispettare il contratto di Kastanos che la Salernitana non vuole adeguare, così il club deve rispettare quello di Sepe».

Giuffredi parla della categoria degli agenti come di un settore in cui manca compattezza.

«Tra noi agenti non c’è compattezza. In tredici anni posso aver discusso con qualche presidente, non si possono mica avere le stesse vedute. Ma i procuratori tutelano i propri assistiti, i calciatori. Vanno rispettati nel bene e nel male: nel bene, quando aiutano i club, e io sono uno collaborativo; nel male, quando non si è d’accordo su una soluzione».

Continua:

«Purtroppo siamo percepiti come persone che creano i problemi nel mondo del calcio, come se i contratti non li
firmassero anche i presidenti…».

ilnapolista © riproduzione riservata