“Real Madrid e Barcellona rientreranno. Il vero nemico del calcio europeo è la Fifa e il suo Mondiale per club coi soldi arabi”
Quella Uefa è una “montagna che forse non potrà mai essere scalata”. Per il Telegraph il calcio europeo è questo e questo resterà per molto tempo. Il Telegraph è un giornale conservatore, e ovviamente è in questa ottica che viene letta la rinascita della Superlega, con due editoriali.
“A volte è difficile decidere cosa sia peggio: il formato o il marchio – scrive Sam Wallace – La divisione dei migliori club d’Europa in classifiche che ricordano i nomi degli asili nido non nasconde il fatto che si tratta di un’idea proposta nel 2019″. Nel frattempo è pure invecchiata male: “nessuno può avvicinarsi in sicurezza”.
“Perché i club dovrebbero rovesciare la Uefa? La controllano già”, continua. “L’asse Uefa-Eca è forte. La Uefa non si muove senza l’approvazione dell’Eca e le due possiedono entità formano una joint venture che controlla tutti i miliardi di euro di entrate. Il potere dell’Eca è destinato a crescere e si presume che prima o poi verrà chiuso un accordo di pace con Real e Barcellona per consentire ai ribelli di rientrare silenziosamente al governo“.
Insomma, scrive il Telegraph, inutile guardare alla Superlega quando il vero nemico al momento è la Fifa col suo Mondiale per club, “una sfida molto più credibile all’egemonia se la Fifa riesce a trovare un ricco sostenitore. Naturalmente si esita a guardare ben oltre l’Arabia Saudita. Creerebbe un nuovo livello di club, in grado di operare a livello globale quando si tratta di negoziare accordi commerciali e sviluppare potenzialmente flussi di entrate maggiori anche di quelli offerti dal calcio europeo. Una competizione quadriennale potrebbe diventare una competizione biennale e poi – con il calendario al limite – qualcosa dovrebbe cedere”.
Sullo stesso giornale Jason Burt scrive che la Superlega “sembra in realtà la più vuota delle vittorie di Pirro”.
Ci vuole ben altro per far cadere lo status quo del calcio europeo, tipo “una montagna di soldi dall’Arabia Saudita come con il golf Liv”.