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Bari, “De Laurentiis vattene”: bombe carta e fumogeni contro la tribuna (Repubblica)

Ko interno con la Reggiana. Contestazione dei tifosi, coro “vergognatevi” ai calciatori, la società presa di mira

Bari, “De Laurentiis vattene”: bombe carta e fumogeni contro la tribuna (Repubblica)
Mc Roma 13/09/2023 - photocall serie Tv ‘Vita da Carlo’ seconda stagione / foto Mario Cartelli/Image nella foto: Luigi De Laurentiis-Aurelio De Laurentiis

Bari, bombe carta e fumogeni contro la tribuna: “De Laurentiis vattene”. Lo scrive l’edizione barese di Repubblica.

Termina con le forze dell’ordine all’esterno del San Nicola la peggior prestazione stagionale del Bari. Basta mezza Reggiana – 12 indisponibili tra infortunati, febbricitanti e squalificati – ad Alessandro Nesta per passare per 2- 0 e rimandare Vicari e compagni nella parte destra della classifica. Sconfitta per la quinta volta in stagione e per la prima nel 2024. Con i fischi dei 16mila del San Nicola e le bandiere ammainate in Curva Nord ad accompagnare il postpartita. «Vergognatevi» il coro che ha condotto all’inizio di un’altra fase della serata, destinato alla squadra e alla proprietà De Laurentiis (“Vattene”). Avviata con centinaia di tifosi che hanno preso di mira la porta 1, quella che conduce alla tribuna d’onore, con lancio di bombe carta e fumogeni, e si sono poi spostati alla porta 8, per un confronto di pochi minuti che ha coinvolto il direttore sportivo Ciro Polito e i calciatori con l’allenatore Pasquale Marino.

Le parole di De Laurentiis junior a dicembre

Luigi De Laurentiis in conferenza a Bari dove la squadra sta attraversando un periodo complesso.

Ecco cosa ha riportato tuttobari.com

La contestazione dei tifosi:

“I presidenti che vengono a Bari mi chiedono come sia possibile che ci si sia dimenticato tutto. Ho imparato che in una piazza grossa le aspettative sono altissime, poi è ovvio che non avere il supporto del tifoso non fa bene ai calciatori. Fischiare è lecito, ma non aiutiamo i ragazzi, perché in campo sentono. Dispiace per me anche, per il mio operato e di tutte le persone che lavorano al Bari. Ci lavoriamo tutti i giorni, quando perde sono il primo a cui dispiace. Fare male non è sicuramente un nostro modus operandi. Come si risana la frattura? Con i risultati”.

Il bilancio biancorosso:

“Il bilancio del Bari è pubblico, l’anno scorso è costato 24 milioni, sono cifre importanti. Siccome fra Napoli e Bari ovviamente c’è stata la stessa proprietà, c’è stato un perito che ha fatto la sua analisi in proprio”.

L’obiettivo è un Bari sostenibile

“Non è che vogliamo fare meno, questa società deve essere sostenibile. La spesa può arrivare fino a questo punto, altrimenti iniziamo a creare buchi giganteschi, noi non vogliamo fare crescere i buchi. Socio di minoranza per arrivare in A? Vedremo, se creo buchi da 50/60/90 milioni avrò più difficoltà nel creare delle realtà, pur avendo una città che ha una piazza grossa. Noi non lavoriamo col debito, anche se siamo in rosso. L’idea è essere un Bari sostenibile. Io punto alla sostenibilità anche per permettere di rendere la squadra appetibile. Nel frattempo, state certi che noi non vogliamo fare retrocedere il Bari”.

Il momento della squadra:

“Nello spogliatoio vedo un ottimo affiatamento fra tutti, è nei singoli che non si riesce a capire perché non rendono. Il mister è molto empatico, è una persona di grande livello anche per le risposte che dà. Polito ha subito la botta, come l’ho fatto anche io ma siamo persone abituate a rimboccarsi le maniche e ripartire”.

Lo scorso mercato estivo:

“In estate abbiamo fatto qualche errore di valutazione, ma abbiamo scelto sulla carta giocatori che erano più forti di quelli dell’anno scorso. Vari giocatori non stanno dando le giuste risposte. Non sono alibi, sono il primo a volerci mettere la faccia. Siamo stati sfortunati, tre giocatori importanti sono infortunati e due non stanno rendendo. Noi volevamo costruire una squadra più solida nel corso dei tre anni, abbiamo iniziato con i rinnovi delle certezze (Vicari, Maita e Maiello, ndr). Il tutto nell’ambito della sostenibilità, che però è importante”.

Il mercato invernale:

“La prima missione sarà aggredire il mercato di gennaio per avere i giocatori il prima possibile. Ma dipende dalle trattative. Servono un attaccante e un play, e inoltre bisogna vedere chi dei giocatori che non sta dimostrando dovrà essere cambiato. Ci saranno delle modifiche. Prestiti? L’importante è che ci siano giocatori validi”.

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