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Capirossi: «Con Agostini parliamo di Valentino, ma quando parla di Marquez… si ferma»

Intervista a Relevo: “Marquez è l’ultimo grande fuoriclasse, come Rossi e Biaggi. E’ viscerale, poco ortodosso e arriva sempre al limite”

Capirossi: «Con Agostini parliamo di Valentino, ma quando parla di Marquez… si ferma»
Assen (Olanda) 01/07/2018 - gara Moto GP / foto Panoramic/Insidefoto/Image Sport nella foto: Marc Marquez ONLY ITALY

Giacomo Agostini ha un debole per Marc Marquez. “Con lui parliamo di Valentino, ma quando parla di Marc… si ferma”. Lo dice Loris Capirossi intervistato da Relevo. Capirossi è stato per molti anni di una carriera brillante e lunghissima il terzo incomodo di grandi rivalità del motociclismo, nel passaggio tra le “vecchie” due tempi e le nuove Motogp.

Capirossi parla per esempio della rivalità tra Rossi e Biaggi: “Con Max abbiamo iniziato le gare insieme. Abbiamo corso in 250, 500… Poi è arrivato Valentino che è diventato subito padrone di tutto. Sono sempre rimasto fuori dalla loro rivalità. Li ho guardati, osservati, ho imparato da loro e ho cercato di avere un buon rapporto con entrambi. Due piloti diversi: Biaggi con talento e personalità un po’ più taciturna; Rossi, una star totale a cui piaceva sempre scherzare. Forse con Marc parliamo degli ultimi grandi fenomeni, ma per me è stato un onore gareggiare con tutti loro. Sì, loro hanno vinto più di me, anche se sono riuscito anche a batterli tante volte”. 

Poi racconta delle sue chiacchierate con Giacomo Agostini: “Il nostro è un ottimo rapporto. Parliamo di un supercampione, anche se non dei tempi moderni. Qui devo aprire una parentesi per rispondere ad alcune critiche: ogni epoca ha le sue difficoltà, e sono convinto che se Bagnaia o Márquez montassero sulla vecchia 500 forse avrebbero bisogno di quattro gare per vincere, ma alla fine ci riuscirebbero perché sono fuoriclasse. Lo stesso per Giacomo… se guidasse una moto attuale vincerebbe comunque, perché il talento è indiscutibile. E sì, con Giacomo parliamo di Valentino, di cosa può fare Márquez adesso, di Pecco… Lui è molto rispettoso delle stelle del momento, ma quando parla di Marc… Quando parla di Marc si ferma e dice che è un fenomeno capace di vincere in molteplici modi. Molto poco ortodosso e versatile”.

“Ti dico la verità. Giacomo è preoccupato perché dice che questo ragazzo può togliergli il record (quindici mondiali vinti in tutte le categorie; lo spagnolo è a quota otto in totale, uno meno di Rossi, ndr). Scherzi a parte, Marquez è un pilota viscerale in fondo, che arriva sempre al limite. A tutto ciò si aggiunge la sua enorme qualità. È forse quello che più somiglia ai geni di quel tempo. Lo conosco molto bene. Non ha paura di nulla, ma è un ragazzo intelligente, che conosce e padroneggia tutto. È attento, saggio, che sa cosa vuole. Ha tutto”.

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