Dazn Start passa a 99 euro annuali e Dazn Plus a 539 euro all’anno. Invariato solo l’abbonamento mensile a Dazn Standard (40,99 euro).
Anno nuovo, stessi aumenti di prezzi da Dazn. Il colosso dell’audiovisivo in streaming ha comunicato le nuove tariffe per il 2024 che riguarderanno sia i nuovi abbonati che i vecchi. Dazn detiene i diritti in esclusione del campionato di Serie A e non solo. Sulla piattaforma poi si può guardare anche la Liga e la Ligue 1, oltre all’Europa League e alla Conference.
A comunicare i nuovi aumenti di prezzo è la stessa piattaforma. Dal 2 gennaio 2024 aumenteranno i costi dei piani mensili e annuali di Dazn Standard, Dazn Plus e Dazn Start.
Il pacchetto Dazn Start, che permette di vedere tutto il basket italiano e il meglio del basket europeo, l’NflL, la grande boxe, l’Ufc e il meglio del fighting internazionale, passerà da 13,99 euro a 14,99 euro. Il costo dell’abbonamento annuale passa da 89,99 euro a 99 euro (con le rate mensili che passano da 9,99 euro a 11,99 euro).
Dazn Standard è il pacchetto più diffuso. Tramite questo infatti è possibile guardare in contemporanea gli eventi live trasmessi o i contenuti on demand su due dispositivi registrati, purché sulla stessa rete internet. Il costo dell’abbonamento mensile resta invariato rispetto al 2023 a quota 40,99 euro. Ad aumentare è il costo annuale con un aumento che passa da 299 euro a 359 euro (con le rate mensili che passano da 30,99 euro a 34,99 euro).
Infine Dazn Plus, che consente di guardare in contemporanea gli eventi live trasmessi o i contenuti on demand su due dispositivi registrati, anche in luoghi differenti. Il costo mensile aumenta da 55,99 euro a 59,99 euro, mentre il costo annuale passa da 449 euro a 539 euro (con le rate mensili che passano da 45,99 euro a 49,99 euro).
Non certo rinnovi proibitivi per chi ha già un abbonamento con la piattaforma di streaming. Tuttavia già l’anno scorso Dazn aveva adottato la medesima politica di aumento dei prezzi. Rispetto all’anno scorso non si verificano più i disagi registrati diverse volte. Rotelline che giravano all’infinto, problemi di definizione e difficoltà nel seguire gli sviluppi della propria squadra. Tutti problemi più o meno risolti. Tuttavia la qualità del servizio lascia perplessi ancora molti utenti che forse ci penseranno un po’ su prima di rinnovare ancora il proprio abbonamento a Dazn.
Chi è già abbonamento, dopo i nuovi aumenti, potrà recedere dal servizio offerto dalla piattaforma online senza dover pagare alcuna penale o eventuali costi di disattivazione, ma dovranno farlo entro la data indicata nella comunicazione personale inviata via e-mail.
Dazn perde abbonati ogni anno, il flop del calcio in tv certificato (in parte) dall’AgCom
L’ultimo report pubblicato dall’AgCom, che ha realizzato un’analisi sugli utenti unici delle piattaforme di video on demand a pagamento per il periodo da settembre 2019 a settembre 2023.
In particolare – spiega Calcio e Finanza che lo riprende – nel report sono indicati gli utenti unici mensili delle principali piattaforme, con la media dall’inizio dell’anno. Per utenti unici, sottolinea l’AgCom, si intende il «numero di utenti/persone diverse che hanno visitato qualsiasi contenuto di un sito Web, una categoria, un canale o un’applicazione durante il periodo di riferimento». Il dato si riferisce al traffico Desktop e Mobile e non include il traffico legato alle cosiddette Connected TV.
E insomma: se i dati mostrano una tendenza a crescere per gli utenti unici medi sul mercato italiano per Prime Video, Disney+ e Now, si registra un calo per quanto riguarda Netflix e soprattutto per Dazn: 2,1 milioni contro i 2,4 milioni dell’anno precedente.