Anche il suo vice, il figlio Edoardo, si è concesso uno stacco dalla tensione della crisi. A Castel Volturno sono rimasti Mazzarri, Meluso e il team manager
De Laurentiis è in vacanza in Spagna mentre il Napoli tocca il punto più basso. Lo scrive il Corriere della Sera con Monica Scozzafava.
Al posto di Kim è arrivato Natan serie B brasiliana
Spalletti. Il primo, peraltro, a lasciare il campo a trionfo avvenuto. Senza esitazioni. Qualcosa doveva pur significare, come l’addio del d.s. Giuntoli, fermo e deciso ad ogni tentativo di convincerlo a restare. Tutti gli altri scontenti sono rimasti, escluso Kim difensore centrale e perno della stagione dei miracoli. Al suo posto Natan, serie B brasiliana e neanche fotocopia sbiadita del suo predecessore.
Il mercato di De Laurentiis finora è stato Mazzocchi
De Laurentiis si è assunto la responsabilità del crollo dopo il pari casalingo col Monza anticipando innesti di mercato. Finora, il solo Mazzocchi, terzino, arrivato dalla Salernitana. Non è il salvatore della patria e neanche si avvicina, rosso diretto dopo 4 minuti col Torino. Il presidente è in vacanza in Spagna mentre il suo club tocca il punto più basso, il suo vice, il figlio Edoardo, si è concesso anche lui uno stacco dalla tensione della crisi.
A Castel Volturno Mazzarri, il team manager Santoro e il d.s. Meluso a tener botta. L’allenatore sta con i suoi calciatori, prova a ricompattare la squadra, a sostenere ogni singolo calciatore, provando insieme a capire gli errori.
La monarchia De Laurentiis non ha funzionato. Ne parla Massimo Ugolini a Sky Sport
«A giugno dopo la partenza di Spalletti e Giuntoli, è stato cambiato il modello gestionale. Il presidente ha avocato a sé ruoli e competenze, sono scelte che non hanno pagato del tutto sul mercato nonostante i prospetti arrivati, sono arrivati giocatori di buona caratura, si è pensato che con un’organizzazione diversa si potesse ottenere lo stesso risultato. Anche la scelta dell’allenatore non si è rivelata felice. Garcia aveva un modo diverso di esprimere concetti di gioco rispetto a quanto fatto dal Napoli da Benitez in poi, ma non si possono addossare responsabilità su di lui. Poi a settembre c’erano tante situazione pendenti di mercato, il rinnovo di Osimhen (che è arrivato il 28 dicembre), quelli di Zielinski e Politan. Poi c’è Kvara che guadagna 1,2 netti ed è stato il secondo miglior giocatore del Napoli. Elmas è andato via. Non aver concesso a Meluso di avere le mani libere è un altro punto a sfavore, il gruppo non riesce a trovare le certezze. Il Napoli è una monarchia, l’errore è stato pensare di avocare a sé competenze che non erano adeguate alla figura del presidente».