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De Laurentiis ha trasformato una squadra scudetto in una squadra fantasma

Ci vuole del talento per smantellare in sei mesi una squadra come quella dell’anno scorso: presunzione, vanagloria, delirio di onnipotenza

De Laurentiis ha trasformato una squadra scudetto in una squadra fantasma
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis

De Laurentiis ha trasformato una squadra scudetto in una squadra fantasma

FALLI DA DIETRO – COMMENTI ALLA 19° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2023-24

Il calcio non è questo.
Due campionati. Uno sul campo, uno al Var.

Mi esalto agli epinici.
Raccontare gesta epiche che fiammeggiano feroce poesia e stupore.

L’asse Gravina-Marotta

L’entusiasmo svilisce se sono costretto a raccontare di gol da annullare, di rossi da decretare.

Di ingiustizie così sfacciate da tradire il fanciullino che è in me ricco di serena meraviglia.

Cresce il sospetto.
E noi complici.
Per aver permesso senza muovere un dito questi delitti.

L’asse Gravina-Marotta scrive la storia. E noi raccontiamo. Senza muovere un dito.

Deve vincere una di loro.
Se sarà l’una o l’altra, si vedrà.
Per ora la Vecchia risolve tutti i problemi.
I Suninter – che sono più forti – ne creano qualcuno.

Ha senso continuare?

Ha senso raccontare della Lazio operaia che sbanca il Dacia e si propone nella zona alta della classifica?

Vale la pena dire della buona prestazione dei Sangue-Oro che tuttavia non riescono ad avere la meglio sulla Dea?

Sta settimana mi gira così.
Passerà, spero.

Il tifoso azzurro è preda del mostro onesto dello sconforto.

Il talento di De Laurentiis nello smantellare il Napoli

Certo ci vuole del talento per smantellare in sei mesi una squadra come quella dell’anno scorso.

L’Impomatato imperatore di Capri ci è riuscito ciccandole tutte.
Presunzione, vanagloria, delirio di onnipotenza.

Ora va in campo una squadra fantasma.

Con una novità in più.
Prima perdeva ma almeno giocava.
Oggi perde senza manco giocare.

Il mister in pensione si vede in svantaggio e decide che è il momento di ritornare a essere se stesso.

Lui, il Re della difesa a tre si era snaturato pur di alzarsi dal divano su cui si abbandonava indolente da un lustro e più.

Ora basta.

Nessuno a consigliargli e a fargli notare che insomma si deve recuperare un gol.
E sarebbe più sensato aggiungere un attaccante piuttosto che un difensore.

Il dilemma Mazzocchi

Dentro Mazzocchi. Ma sei sicuro?
Dentro Mazzocchi al posto del Signorinello Pallido.
Che ormai è già andato via e si imbroglia con i suoi stessi piedi.

Dentro Mazzocchi, appena sceso dal treno proveniente da Salerno.

Il napoletano non vede l’ora di debuttare in azzurro.
Ha voglia di spaccare il mondo.
E, incauto, emotivo, ansioso e un po’ coglione, per poco non spacca una gamba a Lazaro.
Rosso e frittata bella e servita.

La tragedia si trasforma in farsa.

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