La Stampa: sono ben 22 i punti in meno raccolti da Kvaratskhelia e soci rispetto allo stesso periodo un stagione fa con Spalletti in panchina
Il Napoli è oggetto di studio: mai i campioni d’Italia si erano fermati a 28 punti dopo l’andata. A scriverlo è La Stampa.
Il Napoli campione d’Italia si è sgonfiato, da tempo e, ieri, in modo tanto ingombrante da diventare oggetto di studio: mai, da quando il campionato è tornato a 20 squadre nel 2004/05, il club con il tricolore sul petto si era fermato alla miseria di 28 punti a metà percorso. E, a metà percorso, sono ben 22 i punti in meno raccolti da Kvaratskhelia e soci rispetto allo stesso periodo un stagione fa con Spalletti in panchina. Numeri da rosso come il cartellino rimediato da Mazzocchi in poco più di quattro minuti in campo. E numeri che portano la squadra, testa bassa, sotto il settore del Grande Torino occupato dai tifosi azzurri al termine del duello perso.
Solo due gare su dieci senza subire reti
sei sconfitte (più tre vittorie e un pareggio) in dieci gare tra campionato e coppe per una media di punto a partita;
eliminato in Coppa Italia perdendo 4-0 in casa col Frosinone.
Mazzarri nettamente peggio di Garcia
Molto, molto peggio del Napoli di Garcia; qui siamo ai livelli del Napoli di Gattuso (che nella stagione 2019/20, alla ventesima giornata, era all’undicesimo posto in classifica ex aequo con Bologna, Fiorentina e Udinese, dopo che era subentrato con la squadra al settimo posto a pari punti con il Parma…) o quello di Donadoni (che nel 2009/10 fu esonerato alla settima giornata con il Napoli al quattordicesimo posto, a pari punti con il Cagliari, con sette punti in sette gare.Garcia, Ancelotti e Donadoni sono stati esonerati (a furor di popolo!) per molto meno, adesso la maggior parte di quelli che all’epoca avevano invocato l’esonero dei suddetti tecnici restano in religioso silenzio.