In conferenza: «Anche se non avessi niente da mangiare, non succederà. Ma non capiterà di non avere da mangiare, grazie al Liverpool»
Oggi Jurgen Klopp ha annunciato che non sarà più l’allenatore del Liverpool a partire dall’anno prossimo, perché ha bisogno di “ricaricare le energie“. L’allenatore ha risposto in conferenza stampa ad alcune domande sulla sua decisione.
Klopp sulla sua decisione
«Il Liverpool ha bisogno di un allenatore al top del suo gioco, al top del suo livello e non posso essere lui. Lo realizzi quando non sei più un giovane coniglio e non riesci a saltare in alto come facevi prima. Non ci ho pensato appositamente, è solo successo. Risponderò a 500 mila domande oggi, se volete, ma è così fino alla fine della stagione. Abbiamo così tante cose da fare, sono chiaramente immerso qui».
La reazione dei giocatori.
«È stata top, molto buona, ci conosciamo per così tanto tempo. Loro sanno che che non dico cose e poi me ne vado. Sono qui, totalmente qui. Dovevo dirlo ad altre persone nei giorni scorsi prima che uscisse pubblicamente. Ci sono state alcune lacrime, ma è normale dopo tanto tempo insieme».
L’influenza che avrà sul prossimo allenatore.
«Perché dovrei? In questo mondo ci sono alcune facce che fanno un lavoro incredibile e non li vedete molto spesso. Sembra quasi che faccia io tutto il lavoro, ma non posso. Quello che abbiamo costruito è una incredibile e forte struttura dietro le quinte. Ci sono così tante persone che lavorano qui con una sola idea: trovare la perfetta soluzione per il Liverpool. L’ultima cosa che necessitano sono lezioni da un vecchio allenatore. Non lo farò».
Sulle energie.
«Non pensavo a questo quando ho firmato il rinnovo contrattuale. Ero al 100% convinto di arrivare al 2026. Ho sottovalutato il mio livello di energia, pensavo fosse infinito, non lo è. Quindi è tempo di cambiare».
Klopp: «Non andrò in nessun club inglese, neanche se non avessi da mangiare»
«No club e niente nazionale per l’anno prossimo, nessun altro club inglese per sempre, posso prometterlo. Anche se non avessi niente da mangiare, non succederà. Ma non capiterà di non avere da mangiare, grazie al Liverpool».
Sul cambio di tecnico.
«Quando parlo di Liverpool 2.0 non parlavo di me per altri dieci anni. La squadra c’è. Chiunque arrivi ha grandi chance di giocare un bel calcio e porteranno un top manager qui. Siamo cambiati da dubbiosi a fiduciosi attraverso momenti difficili. Se manteniamo tutto quanto c’è un fantastico futuro davanti a noi che è tutto quello che voglio, non essere il passeggero che disturba il processo».
Sulla possibilità che cambi idea.
«No, assolutamente. Anche se non dovessimo vincere niente, ci ho pensato in maniera corretta. È indipendente da ogni risultato di questa stagione. La cosa buona è che ci sono delle ottime basi per questa squadra. Ed è per questo che è un buon momento per avere qualcun altro».