Il servizio sull’arbitro gola profonda rischia di avere conseguenze giudiziarie. Venerdì ci sarà un’infuocata assemblea di Lega con Gravina
La Serie A può portare gli arbitri in tribunale, uffici legali dei club al lavoro dopo Le Iene
Il servizio de Le Iene sull’arbitro gola profonda (in attività) rischia di avere conseguenze giudiziarie. Le parole dell’arbitro incappucciato, che ha denunciato alterazioni nel sistema di valutazione arbitrale e un uso volutamente disomogeneo del Var, potrebbero provocare un terremoto che possiamo definire di grado Calciopoli. L’arbitro incappucciato ha rivelato (per alcuni confermato) che nell’associazione arbitri regna di fatto una guerra per bande. Per dirla in maniera urbana, ci sono due partiti che si fronteggiano: uno facente capo a Rocchi e all’attuale dirigenza; l’altra che ha il suo punto di riferimento in Trentalange.
Alla base del sistema c’è il sistema interno di valutazione arbitrale. Ogni partita gli arbitri vengono giudicati da una commissione interna che assegna i voti. Su questo non c’è affatto trasparenza. Nessuno conosce i voti assegnati agli arbitri. E quindi a seconda dei commissari e dell’appartenenza all’una o all’altra fazione, i voti possono essere più o meno alti. Non solo. Poiché l’assurdo sistema di votazione prevede un declassamento in caso di chiamata dell’arbitro al Var (che senso ha avere la tecnologia se è considerato punitivo il ricorso alla tecnologia?), ci sono arbitri che vengono sistematicamente richiamati al Var e arbitri che invece non sono richiamati mai. Nel servizio tv de Le Iene Zazzaroni ricorda che, ad esempio, Massa è uno di quei direttori di gara che non viene mai richiamato.
Senza dimenticare una delle accuse principali dell’arbitro gola profonda, ossia l’utilizzo volutamente soggettivo del Var. Quest’anno al Var sono stati commessi errori che gli stessi arbitri (parole dell’intervistato) considerano inconcepibili: il rigore per il Bologna non fischiato alla Juventus; il fallo di mano di Pulisic non rilevato contro il Genoa; la gomitata di Bastoni contro il Verona; la manata da espulsione di Gatti a Djuric, sempre contro il Verona: il pestone da espulsione di Dia in Salernitana-Bologna. O, ancora, il frame esatto del passaggio di Vlahovic a Rabiot in occasione del vantaggio bianconero contro la Roma. Tutti errori molto strani commessi dal Var che in teoria dovrebbe fugare i dubbi.
La Serie A sarebbe quindi vittima di errori o omissioni figli di una contesa politica per il controllo dell’associazione arbitri. La gola profonda ha aggiunto che ci sono arbitri che stanno per far partire azioni legali per i meccanismi poco chiari nel sistema di valutazione interno.
È questo lo scenario emerso dal servizio de Le Iene. Servizio che ha ovviamente scosso la Serie A, provocando una serie di reazioni che al momento non sono ancora state rese pubbliche. Ma da ieri molti club hanno interpellato i loro uffici legali. Il calcio è business, è un’industria. Una decisione arbitrale può essere accettata ma se gli errori hanno una ratio “scientifica” o dovremmo dire politica, le cose cambiano. Vorrebbe dire che le regole sono alterate. E un errore può significare la perdita di svariati milioni, può decidere la qualificazione in Champions, il piazzamento in classifica che incide anche sui diritti tv.
Alcuni club di Serie A si stanno chiedendo se ci siano gli estremi per portare in tribunale l’associazione arbitri. Potremmo essere alle porte di una clamorosa novità che avrebbe conseguenze devastanti almeno quanto Calciopoli. Al momento i malumori sono sotto traccia. Ma venerdì ci sarà un’assemblea di Lega Serie A che si annuncia tempestosa. Assemblea cui parteciperà anche il presidente della Federcalcio Gravina. Sarà l’occasione per parlare ufficialmente del servizio de Le Iene e del tema arbitri il cui operato in questa stagione ha lasciato molto a desiderare nonostante il Var. La gola profonda ha spiegato che cosa ci potrebbe essere alla base di questi errori e al momento non è affatto da escludere scenari clamorosi. Le Iene potrebbero aver scoperchiato il vaso di Pandora della Serie A.