Un capolavoro di autolesionismo del Napoli. De Laurentiis è sempre per il rispetto dei contratti, rispettiamoli anche con i calciatori in scadenza
Lasciare fuori Zielinski ricorda la terza legge della stupidità di Carlo Cipolla
Dell’arbitro più di ventiquattro ore non si può parlare. Già dodici sono più che sufficienti. Il Napoli ha perso 1-0 contro l’Inter. Amen. L’arbitraggio di Rapuano è stato bocciato persino dalla Gazzetta dello sport, non abbiamo nulla da aggiungere. De Laurentiis è stato insolitamente sobrio nella sua protesta contro Rocchi, e lo abbiamo apprezzato. Ma quel che non capiamo del presidente del Napoli è la posizione che il club sta avendo con Piotr Zielinski. Ieri sera il polacco è rimasto in panchina. Addirittura gli è stato preferito Lindstrom (che per il Napolista è forte, al punto che vogliamo liberare il danese dalla sua attuale condizione di sequestrato) mentre il polacco il campo non lo ha mai visto. Ci siamo dovuti sciroppare Cajuste titolare (e ci siamo capiti) e poi una serie di sostituzioni senza che Piotr scendesse in campo. Senza dimenticare che poco prima del match con la Fiorentina, era stato annunciato in tribuna. Invece è andato in panchina ed è persino entrato.
Il danno è stato fatto al Napoli, non a Zielinski
Una domanda è: Zielinski non ha giocato perché l’avversaria era l’Inter sua probabile futura squadra? Si è temuto un suo comportamento poco etico? Oppure è cominciato un braccio di ferro con nessuno, braccio di ferro immaginario che alla fine altro non è che un capolavoro di autolesionismo? La storia è nota. Il polacco è in scadenza di contratto. Non sembra intenzionato a rinnovare con il Napoli e a fine stagione il club di De Laurentiis lo perderà a zero. Il presidente non ha gradito, ci è chiaro. Ma perché farsi del male da soli? A parte una semplice considerazione: De Laurentiis ripete all’infinito la litania sul rispetto dei contratti, non si capisce perché stavolta il contratto non debba essere rispettato. Ma poi vorremmo suggerirgli che lasciare Zielinski in panchina non nuoce minimamente a Piotr né tantomeno alla sua futura squadra che anzi sarà ben contenta di ritrovarsi un calciatore riposato. Insomma ci ricorda la storia del marito che per fare dispetto alla moglie si taglia il pistolino.
Lasciare Zielinski in panchina è un danno per il Napoli. Una decisione irragionevole. La speranza è che il polacco avesse un problema fisico. Ci aspettiamo di rivederlo immediatamente in campo. Il Napoli non può consentirsi di lasciare fuori i suoi calciatori migliori. Già avevamo in Coppa d’Africa Osimhen e Anguissa, ci siamo inflitti la terza defezione di peso. Un comportamento che ricorda la terza legge della stupidità di Carlo Cipolla:
“Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita.”
È esattamente quello che è successo al Napoli a Riad. Con l’aggiunta che non abbiamo per nulla causato un danno a Zielinski.