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L’Atlético Madrid è irriconoscibile, la rivoluzione di Simeone diventato “giochista” (L’Equipe)

Il Cholo “ha sviluppato un gioco collettivo, con passaggi corti e movimento perpetuo. Segna tanto ma non ha mai subito così tanto”

L’Atlético Madrid è irriconoscibile, la rivoluzione di Simeone diventato “giochista” (L’Equipe)
Mg Milano 28/09/2021 - Champions League / Milan-Atletico Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Diego Simeone

“L’Atlético Madrid è diventato irriconoscibile”, scrive L’Equipe. Simeone, piano piano, zitto zitto, è diventato Guardiola. E’ crollato tutto il castello dei luoghi comuni, la difesa estenuante, l’ultra-agonismo eccetera. Ora c’è il “Cholo-taka”.

Il giornale francese racconta questa “rivoluzione stilistica”: “Nell’ultimo anno ha sviluppato un gioco collettivo, basato su un maggiore controllo, un circuito di passaggi corti e movimento perpetuo, l’Atletico si è trasformato in una formazione offensiva entusiasmante e formidabile”.

L’Atlético Madrid è diventato irriconoscibile

Simeone però “non ha però rinunciato ai suoi principi difensivi. I suoi giocatori continuano ad essere in sintonia anche in fase di rientro e il blocco difensivo resta estremamente basso e compatto, supportato dall’iperattività di Antoine Griezmann e dal calore costante di Alvaro Morata”.

La novità però è che “il gioco diretto, costruito essenzialmente su contropiedi e lanci lunghi spesso indirizzati ad un’unica punta (Radamel Falcao, Diego Costa, Griezmann, Luis Suarez), non è più la norma. L’Atlético cerca di partire pulito da dietro, procedendo con passaggi corti, grazie ad un blocco offensivo più compatto e alla disponibilità permanente di tutti i giocatori”.

Il lavoro di Simeone

Simeone ha superato una prima parte di stagione disastrosa passando dall’essere il “depositario di un gioco pragmatico” ad una “animazione offensiva inedita”. L’Equipe parla di “shock”. “L’Atlético ha potuto lavorare molto su questo nuovo concetto tattico nella seconda metà della scorsa stagione, quando giocava solo una partita della Liga a settimana. Da allora, gli effetti sono stati edificanti, con numeri record in questa stagione, in termini di possesso palla, pericolo creato e gol segnati”.

Il portiere Jan Oblak negli anni precedenti “utilizzava eccessivamente il gioco lungo”, invece “in questa stagione lo sloveno non ha mai effettuato così tanti passaggi corti (53%, con un successo del 100%)”.

Secondo l’analisi di L’Equipe il successo di questa rivoluzione si basa su Griezmann e su tre giocatori chiave: Axel Witsel, Mario Hermoso e Koke. Griezmann in particolare è l’anello di congiunzione tra centrocampo e attacco: “La sua visione e il tocco delicato della palla creano spostamenti e situazioni ideali per i suoi compagni, attraverso le sue deviazioni o inversioni di gioco”.

“L’Atlético ha una media di 2-3 gol a partita in questa stagione (record) e non ha mai generato una media così alta di grandi occasioni a partita (3)”. Ma l’altra faccia della medaglia è che “i Colchoneros non hanno mai subito così tanti gol (1,3 a partita), subiti così tanti tiri (13,3 a partita) e occasioni contro (1,8 a partita) come in questa stagione con Simeone”.

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