Primo allenamento dopo la decisione del ritiro. Olivera ha svolto allenamento personalizzato in palestra.

Primo allenamento del Napoli dopo la decisione di De Laurentiis di portare in ritiro la squadra. Da Pozzuoli, questa mattina, la squadra si è spostata a Castel Volturno per continuare la preparazione del derby contro la Salernitana. Si gioca sabato alle 15 al Maradona. Mazzarri ha quasi tutto il gruppo a disposizione, al netto dei nazionali impegnati in Coppa d’Africa e degli squalificati. In infermeria ci sono ancora Meret, Natan e Olivera che sta recuperando e ha svolto lavoro personalizzato in palestra. Oggi personalizzato in campo per Gaetano.
Il report del Napoli:
“Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano il match contro la Salernitana in programma sabato allo Stadio Maradona alle ore 15. La squadra ha iniziato la sessione sul campo 2 con riscaldamento e lavoro tecnico tattico. Successivamente il gruppo si è spostato sul campo 1 dove ha svolto esercitazione finalizzata al possesso palla. Chiusura con partitina a campo ridotto. Olivera ha svolto allenamento personalizzato in palestra. Personalizzato in campo per Gaetano“.
De Laurentiis ha tempo per pentirsi delle frasi su Giuntoli (un ds) non così centrale
De Laurentiis ha tempo per pentirsi delle frasi su Giuntoli (un ds) non così centrale. Lo scrive il Corriere dello Sport con Antonio Giordano.
Ci sono così tante contraddizioni che bisognerà essere trasparenti per spiegarsi perché sia stato ceduto Elmas prima che arrivasse un mediano; perché ogni rinnovo contrattuale dev’essere trasformato in estenuante corpo a corpo che sparge tensioni; perché nelle proprie visioni un capo dell’area scouting, Micheli, sia stato travestito da diesse o comunque da regista delle operazioni; e perché per arrivare a Meluso, il direttore sportivo di ruolo, sia stato necessario aspettare il 15 luglio.
Ce n’è di tempo, forse poco, ma è sufficiente per confessarsi in silenzio e con sé, per pentirsi d’aver anche provocatoriamente urlato al vento che quel «Napoli lo avrebbe potuto allenare chiunque» o che Giuntoli, un direttore sportivo, non è poi centrale. Il De Laurentiis più ricorrente del suo ventennio, presentando gli allenatori, si è ciclicamente rifugiato dialetticamente in immagini iconiche – «vorrei che fosse il nostro Alex Ferguson» – frantumatesi ben prima che i cicli iniziassero. E per evitare che in questo 2024 il modello di riferimento diventi Penelope, il Napoli – cioè Adl – prenda una tela e ricostruisca.